(ANSA) - TRIESTE, 07 DIC - Gli eventi estremi sono sempre più
frequenti e ravvicinati e il sistema del volontariato, chiamato
a intervenire, va sostenuto e tutelato. Allo stesso tempo
occorre favorire una cultura della prevenzione per "fare e
decidere prima e non dopo".
"La Protezione civile appartiene a tutti e non ha colore
politico, è patrimonio di tutta la comunità", ha affermato il
ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani,
lanciando un messaggio di unità. E per quanto riguarda le
responsabilità dei volontari, ha aggiunto, "devo ringraziare il
ministro Musumeci per la capacità dimostrata di dare risposte
immediate per le esigenze di sicurezza dei volontari, che hanno
diritto a operare senza essere criminalizzati per quello che
fanno". Per il presidente del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, "diventa fondamentale una forte alleanza
tra le istituzioni a tutela di chi interviene nelle difficoltà".
Inoltre occorre "mettere in campo adeguate infrastrutture per
salvaguardare territori e comunità".
L'assessore regionale con delega alla Protezione civile,
Riccardo Riccardi, ha ricordato i volontari Elena Lo Duca e
Giuseppe De Paoli, che "hanno perso la vita mentre dedicavano il
proprio tempo a servizio della comunità". Di fronte a questi
avvenimenti, "la reazione della politica è stata forte, con
l'emanazione di nuove norme per regolare l'attività di
volontariato affinché simili tragedie non si ripetano. È
inammissibile che mettersi a disposizione degli altri con
altruismo e generosità possa condurre alla morte, per questo
abbiamo il dovere di preparare e formare i volontari perseguendo
una politica di prevenzione".
Dopo i saluti delle autorità e la presentazione delle
attività svolte dalla Protezione civile regionale negli ultimi
due anni, la giornata è proseguita con un volo di addestramento
delle Frecce Tricolori. (ANSA).
Giornata Protezione civile in Fvg, 'tutelare chi interviene'
Appuntamento a Rivolto con un migliaio di volontari