(ANSA) - TRIESTE, 11 DIC - Ammontano a 280 milioni di euro le
risorse mobilitate negli ultimi anni dall'Autorità di sistema
portuale del Mare Adriatico orientale per potenziare le
infrastrutture ferroviarie dei due scali di Trieste e
Monfalcone. Interventi portati avanti attraverso fondi nazionali
ed europei del Programma Connecting Europe Facility, con cui
sono stati cofinanziati i lavori alla stazione di Campo Marzio e
la progettazione della nuova stazione di Servola.
Obiettivo dell'incontro: fare il punto sullo stato dell'arte
degli investimenti ferroviari dello scalo giuliano. Sono più di
200 i treni che ogni settimana collegano Trieste con le aree
manifatturiere e industriali dell'Europa; la rete portuale
permette a tutte le banchine di essere servite da binari.
Per il commissario straordinario dell'Authority, Vittorio
Torbianelli, "Trieste, anche grazie alla capacità di unire fondi
europei, si conferma come porto modello per lo sviluppo del
trasporto ferroviario. E non si tratta solo degli ingenti
investimenti in infrastrutture, ma di un vero e proprio sistema
di scelte strategiche e di attività, che richiede notevole
coinvolgimento economico e competenze specifiche".
"Ancora una volta - ha osservato Antonio Gurrieri, ceo di
Alpe Adria - oggi è dimostrato come la ferrovia sia la spina
dorsale dei collegamenti con il territorio e i mercati di
riferimento, oltre che costituire la modalità di trasporto
terrestre meno impattante dal punto di vista ambientale. Il
porto di Trieste, per scelta strategica, ha mantenuto e
consolidato nel tempo questa caratteristica, che si è poi
accompagnata a un consistente sviluppo dell'intermodalità".
(ANSA).
Porto Trieste, 280 milioni per le infrastrutture ferroviarie
Torbianelli: 'Lo scalo è un modello per le scelte strategiche'