Friuli Venezia Giulia

Lettera di Natale, 'alzare lo sguardo per costruire la pace'

Missiva dei sacerdoti in accordo con diverse realtà del Fvg

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 19 DIC - Un invito ad "alzare lo sguardo", che trova ispirazione nelle parole del cardinale Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, il quale ha esortato il mondo occidentale a non cedere alla divisione e all'odio, ma a cercare una via di speranza e di dialogo. E' il messaggio centrale della Lettera di Natale, che da oltre vent'anni raccoglie firme di sacerdoti e laici impegnati nel Friuli Venezia Giulia e nel Veneto. La tradizione si è rinnovata anche quest'anno e la lettera è stata presentata oggi al Centro Balducci di Zugliano (Udine), diretto e presieduto da don Paolo Iannaccone.
    L'appello ad alzare lo sguardo dinnanzi alle guerre in corso, come quelle in Ucraina e nel Medio Oriente, ma anche al dramma delle migrazioni, "che tocca da vicino anche il Fvg", sta al cuore della riflessione. Nella lettera si chiede "un impegno concreto contro disuguaglianze e ingiustizie, che spesso si manifestano anche attraverso lo sfruttamento dei migranti, vittime di caporalato e violenza". Inserita nel contesto dell'anno Giubilare, la lettera sollecita "un cambiamento che riguarda le politiche internazionali, ma anche le scelte quotidiane". A questo proposito, i firmatari evidenziano come la nonviolenza debba essere riconosciuta come la vera risposta alle tensioni internazionali.
    Un ulteriore spunto di speranza è dato dalla prospettiva di Gorizia e Nova Gorica quali Capitale europea della cultura 2025.
    Un'opportunità che, sottolineano i firmatari, "non riguarda solo la valorizzazione del patrimonio culturale, ma anche un messaggio di pace e di costruzione di ponti tra i popoli". Anche nel ricordo di don Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro Balducci scomparso nel 2022, il messaggio è chiaro: alzare lo sguardo è un atto di coraggio e implica l'impegno a non rimanere indifferenti. "Solo così - scrivono i firmatari - sarà possibile costruire una società più giusta, più accogliente, e più in pace". (ANSA).
   

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