Friuli Venezia Giulia

Natale: vescovo Trieste, auguro a tutti di saper essere gioiosi

Nel messaggio di mons.Trevisi, bimbi, donne e lavoratori

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 25 DIC - "Cari fratelli e sorelle, amati fratelli e sorelle: Ljubljeni bratje in sestre. Mi piacerebbe fossimo tutti capaci di accogliere la luce che è Cristo.
    Purtroppo tante volte, troppe volte siamo in un mondo che preferisce le tenebre", dunque "auguro a tutti invece di saper essere gioiosi". E' un passaggio dell'omelia del vescovo di Trieste mons. Enrico Trevisi, alla messa di Natale celebrata oggi in Cattedrale.
    Sollecitando tutti a partecipare domenica prossima all'apertura del Giubileo partendo alle 15.30 dalla chiesa di Montuzza per arrivare in processione in Cattedrale, il vescovo ha incoraggiato a "rivalutare i gesti piccoli": "sorprendi qualcuno con auguri calorosi e sinceri. Abbraccialo e fallo sentire amato. Spargi abbondanti sorrisi. Saluta con affetto i tuoi vicini e i tuoi colleghi, perdona di cuore, sii generoso con i poveri, se fai festa ricordati degli assenti e fai sentire che per loro c'è posto nel tuo cuore". Il messaggio è che "non l'aggressività ma la gentilezza e l'umiltà sono la chiave per cambiare il mondo", come "la mitezza di Maria". Bisogna "onorare il prossimo, soprattutto chi spesso soffre l'umiliazione dei prepotenti: i bambini (tutti, da quelli non ancora nati a quelli vittima di abusi e di bullismo); le donne (tutte, senza accampare distinzioni); i poveri e gli sconfitti (sapendo che la vita è una ruota e basta un soffio per trovarsi dalla parte dei perdenti)".
    E poi "le persone anziane, o disabili, o nel baratro della malinconia". Mons. Trevisi ha poi espresso "un ricordo particolare per i lavoratori che rischiano il posto di lavoro e che sono nella precarietà. Quelli della Tirso, quelli della Flex, quelli della Wärtsilä" e "un ricordo per i giovani che lasciano la nostra terra per cercare lavoro più degno in altri Paesi". (ANSA).
   

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