Friuli Venezia Giulia

aut aut, pensiero critico sottraendosi alla verità autoritaria

Diretta da Rovatti, presentato n.404 della rivista di filosofia

aut aut, pensiero critico sottraendosi alla verità autoritaria

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 11 FEB - "Quel poco di verità" per consentirci "quel poco di vita", inteso nel senso di Michel Foucault, cioè, come spiega il filosofo Pier Aldo Rovatti, "smontare la verità oppressiva e in qualche modo anche violenta per andare verso un'altra verità che io chiamo 'verità debole'", cioè la verità che si può scoprire attraverso lo sforzo dello spirito critico. E "quel poco di vita" che non intende 'vita povera' ma la vita vissuta non sotto autoritarismo, demistificando la 'Vita', per "entrare in dialettica con l'altro". E' il principio base dell' ultimo numero, "fascicolo", il 404, della storica rivista trimestrale di filosofia "aut aut" dal titolo, appunto, "Quel poco di verità". Il fascicolo è stato illustrato al Museo LETS dallo stesso Rovatti, che ne è il direttore, e lo psicanalista Mario Colucci, che è, da una ventina d'anni, uno dei redattori.
    Nata come "rivista di battaglia", come la definisce Rovatti, periodico di filosofia secondo il pensiero fenomenologico di Husserl in particolare, e anche esistenzialista di Sartre, Merleau-Ponty, e laboratorio di idee e di discussioni al di là di ogni steccato ideologico, fondata da Enzo Paci nel 1951, aut aut è editata oggi da Il Saggiatore e, secondo Colucci "negli ultimi 15 anni ha avuto una torsione molto positiva, a partire dalle esperienze maturate nell'ambiente psichiatrico". Una rivista che "è letta ed è percepita positivamente in diversi Paesi, in Europa, Stati Uniti", indica il filosofo, parlando di una tiratura soddisfacente e di un pubblico attento.
    Oggi, ha aggiunto Rovatti, "il pensiero critico è diventato difficile".
    Auto aut ha un forte legame con la Scuola di filosofia di Trieste, che è indipendente dal pensiero accademico della filosofia. (ANSA).
   

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