Friuli Venezia Giulia

Persone autistiche che scompaiono, le buone prassi dei soccorsi

Esperti a confronto nel Pordenonese con l'associazione Penelope

Persone autistiche che scompaiono, le buone prassi dei soccorsi

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 22 MAR - I casi di autismo sono in aumento ed esiste il rischio che, in proporzione, sempre più persone affette da questa sindrome possano perdersi o rendersi irreperibili: una delle maggiori preoccupazioni per i loro caregiver e accompagnatori. E' partita da questo presupposto la conferenza "La scomparsa e l'autismo" - promossa oggi a Sesto al Reghena (Pordenone) dall'associazione Penelope - che ha messo a confronto esperti e buone prassi a tutela delle persone autistiche.
    "La percezione delle persone con autismo molto spesso è alterata - ha osservato la presidente di Penelope Fvg, l'avvocata Federica Obizzi - e nel caso in cui queste si perdano tendono ad allontanarsi dagli altri, invece di avvicinarsi e chiedere aiuto, rendendo molto più complessa l'operazione di ricerca".
    Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, Roberto Keller, responsabile del Centro regionale Disturbi spettro autistico in età adulta di Torino, il presidente dell'associazione Penelope, l'avvocato Nicodemo Gentile, e rappresentanti di Protezione civile regionale, Progettoautismo Fvg e vigili del fuoco. Al centro della discussione le buone prassi per la ricerca di persone scomparse, come ad esempio i protocolli individuati da Progettoautismo Fvg per la preparazione dei soggetti autistici alle situazioni di emergenza. Focus poi sulla ricerca con l'utilizzo delle unità cinofile: Obizzi ha fatto riferimento in particolare a protocolli applicati in altri ambiti e che consentirebbero l'impiego di unità cinofile senza il rischio di spaventare persone con sensibilità particolari. (ANSA).
   

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