E' partito il restauro della Fontana del Babuino, una delle "statue parlanti" di Roma. Continua così, fa sapere una nota dell'assessorato capitolino alla Cultura, "grazie al prezioso apporto dei privati, l'opera di restauro delle bellezze di Roma.
Il ruolo dei mecenati è un sostegno fondamentale, vitale, che ci permette di salvaguardare e valorizzare la nostra grande bellezza, ringrazio per questo il noto marchio Brioni". La fontana del Babuino, così ribattezzata dal popolo romano che, a causa della sua bruttezza, ravvisava nella statua posta sopra la vasca la figura di una scimmia, era in origine una fontana 'semipubblica', cioè costruita a spese di un privato, il commerciante ferrarese Alessandro Grandi, ma destinata all'uso pubblico. Tale denominazione divenne ben presto talmente popolare da determinare il cambiamento del nome della strada, aperta da papa Clemente VII Medici (1523-1534) e in suo onore chiamata via Clementina. Realizzata verso il 1576 circa, nella tradizione popolare è entrata a far parte del gruppo delle 'statue parlanti' (insieme a Pasquino, Marforio, Madama Lucrezia e Abate Luigi) che costituivano il 'congresso degli arguti', su cui erano affisse abitualmente le lamentele anonime dei romani, note come pasquinate.
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