Lazio

Sesso con minori per soldi: gip, sapeva di delinquere

Per Claudio Nucci, arrestato nel febbraio scorso è stato chiesto il giudizio immediato. Secondo il gip c'è pericolo di fuga

Piazzale Clodio sede della Procura di Roma

Redazione Ansa

"Elevatissima capacità a delinquere" e consapevolezza dell' "illiceità penale delle sue condotte e dei conseguenti rischi". E' quanto scrive il gip di Roma Cinzia Parasporo nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di Claudio Nucci, pr romano di 56 anni arrestato nello scorso febbraio con l'accusa di aver praticato sesso con tre ragazzi minorenni in cambio di soldi. Per Nucci, con numerosi precedenti uno dei quali per violenza sessuale, il pm Eugenio Albamonte ha già chiesto il giudizio immediato e, nel contempo, disposto ulteriori indagini per verificare se altri minorenni siano stati vittime delle attenzioni dell'uomo e se nella vicenda siano coinvolti altri pedofili. A Nucci, in sostanza, sono attribuiti adescamenti di giovani residenti tra Ponte Milvio e Roma Nord ed atti sessuali, filmati, con loro. Ad anticipare l'inchiesta è stato Il Messaggero.

Per Nucci, con numerosi precedenti uno dei quali per violenza sessuale, il pm Eugenio Albamonte ha già chiesto il giudizio immediato e, nel contempo, disposto ulteriori indagini per verificare se altri minorenni siano stati vittime delle attenzioni dell'uomo e se nella vicenda siano coinvolti altri pedofili. A Nucci, in sostanza, sono attribuiti adescamenti di giovani residenti tra Ponte Milvio e Roma Nord ed atti sessuali, filmati, con loro. Ad anticipare l'inchiesta è stato Il Messaggero. 

"Sono andato a portare 50 euro ad un fidanzatino mio che sò già due giorni che mi chiede 20... me mettono in galera guarda... non te dico quanti anni c'ha che te pja un colpo". Così il pr Nucci Claudio parlando al telefono con un conoscente di nome Michele in una delle conversazioni intercettate allegate all'ordinanza di custodia cautelare. Dall'esame dello scambio di sms e conversazioni emerge dunque la consapevolezza di Nucci dei rischi che correva.

Nucci chiedeva foto e video a luci rosse - Dall'esame degli sms è emerso che Claudio Nucci, il pr arrestato per avere praticato sesso con tre minori in cambio di soldi, chiedeva ai giovanissimi di inviargli anche loro foto e video in cui erano ritratti in atteggiamenti sessuali. Nell'ordinanza di custodia cautelare il gip rileva come "le attività tecniche di intercettazione - si legge nel provvedimento - hanno consentito di accertare che l'indagato ha avuto contatti recentissimi con minori nonché con numerosi altri ragazzi di sesso maschile non identificati, ma presumibilmente minorenni in relazione ai quali il pm riferisce essere necessarie ulteriori attività d'indagine". Ciò, si evidenzia nell'ordinanza, rende necessaria la misura cautelare in carcere relativamente alla capacità di reiterare i reati contestati, ovvero prostituzione minorile aggravata e pornografia minorile.

Legale Nucci, da ragazzo vittima violenza - Claudio Nucci, il pr romano arrestato con l'accusa di prostituzione minorile per aver adescato e ricattato tre adolescenti, "é in cura da tempo per un forte disturbo bipolare e non si rende conto fino in fondo della profonda illiceità dei fatti che gli vengono contestati". A dirlo é il legale dell'uomo, Gian Luca De Bonis, secondo il quale "i casi che gli vengono addebitati sono 3 e non aumenteranno, non ci sono i 30 ragazzini coinvolti". Da ragazzino, secondo quanto riferito dall'avvocato, "ha subito anche violenza sessuale quando era in orfanotrofio". L'avvocato di Nucci ha affermato che "non è una scusante nel caso venisse condannato, ma da tempo é in cura psichiatrica. Il profilo che é emerso non corrisponde a verità - ha aggiunto De Bonis -, per tutto il suo vissuto personale é lontano anni luce dal ritratto del pr spregiudicato e dedito al malaffare che viene descritto". Nucci "ha subito violenza sessuale da bambino dai preti dell'orfanotrofio in cui era stato accolto - ha riferito l'avvocato - perché era figlio di padre ignoto e quello é il suo cognome adottivo". "Non faceva neanche il pr - ha detto ancora l'avvocato -, faceva l'intermediatore immobiliare. Conosceva tante persone perché frequentava un certo ambiente". De Bonis, a fronte della richiesta di giudizio immediato fatta dal pm della procura di Roma, ha chiesto oggi il rito abbreviato per il suo assistito.


   

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