"Ho toccato un sistema di potere che sta reagendo frontalmente contro di me e queste sono le conseguenze". Così, a quanto si apprende, l'assessore all'Ambiente Paola Muraro al suo staff, confermando l'intenzione di andare avanti nella sua azione di governo a Roma
"Il rispetto della dignità delle persone deve sempre collocarsi al primo posto, qualsiasi attività lavorativa e professionale si svolga. Sottoporre alla gogna mediatica un individuo, tentando di infangarne anche la vita privata, rappresenta l'opposto della nobilissima funzione che anima il mestiere del giornalista. La ricerca della notizia non dovrebbe mai trasformarsi in un atto di sciacallaggio volto a smontare, pezzo dopo pezzo, la vita degli esseri umani". Così l'assessore all'Ambiente di Roma Paola Muraro su Fb. Il post della responsabile all'Ambiente di Roma termina così: "Ogni parola esercita, infatti, un peso specifico che si traduce sulle nostre esistenze". Muraro fa così riferimento ad articoli stampa odierni sulle sue vicende giudiziarie che tirano in causa anche la vita privata dell'assessore ed ex consulente Ama.
Raggi, due di noi per non tornare a Mafia Capitale - "Al di là della personalizzazione su Buzzi e Carminati, Mafia Capitale rappresenta un parametro della malagestione che ha devastato Roma. E noi dobbiamo stare molto attenti perché rischia di perpetuarsi. Non deve succedere". Lo afferma la sindaca di Roma Virginia Raggi in un'intervista al Fatto Quotidiano in cui difende la scelta dei due nuovi assessori. L'assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo, "non è un ripiego. Lo abbiamo scelto perché ha le competenze che servono: è un esperto di finanza locale, docente a contratto all'università di Tor Vergata. Ed è iscritto da anni al M5s: condivide i nostri metodi e i nostri obiettivi", spiega Raggi. "Quanto all'assessore alle Partecipate, Massimo Colomban, "il suo nome è arrivato dall'interno del M5s. Ci ha colpito per la voglia di lavorare in squadra e la sua visione uguale alla nostra". In merito all'assessore all'Ambiente Paola Muraro, "vale quello che abbiamo sempre detto: aspettiamo di leggere le carte, e poi non faremo sconti a nessuno", dichiara Raggi. Sull'opportunità di dire subito che fosse indagata, "alla luce di quanto accaduto dopo, lo farei. Scegliemmo di aspettare perché prima volevamo capire esattamente per cosa fosse indagata". Il garantismo, aggiunge, è un valore. Parlando di Raffaele Marra, ex vicecapo di gabinetto ora responsabile delle Risorse umane, "probabilmente non tutti hanno apprezzato il suo lavoro. Per quanto mi riguarda, Marra è un dirigente pubblico, e lo ho allocato nella posizione che ritengo più funzionale", afferma Raggi. Pier Emilio Sammarco "è un buon collega. E un buon dominus". Raggi respinge l'accusa di aver fatto poco nei primi tre mesi: "per esempio, abbiamo appena trovato fondi per 9 milioni di euro da destinare ai municipi, per l'assistenza ai bambini disabili e l'assistenza sociale. E siamo sempre quelli che hanno sbloccato le assunzioni per 1100 maestre". Sugli ostacoli incontrati, "nei Municipi sono spariti subito dei faldoni, delle carte. Me lo hanno detto i nostri presidenti", denuncia la sindaca.
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