"Un complotto sui frigo lasciati per strada a Roma? Assolutamente no. C'è una nostra denuncia che risale a maggio 2016: il servizio per il ritiro degli ingombranti è scaduto e l'Ama ha sbagliato la procedura della nuova gara. Il servizio che oggi risulta a singhiozzo viene attualmente svolto da lavoratori dell'Ama distolti da altre funzioni. Dopo numerose sollecitazioni l'azienda ci ha comunicato che da dicembre dovrebbe riprendere il servizio. Ci aspettiamo invece che la sindaca non perda altro tempo e nomini finalmente il nuovo management di Ama, perché l'azienda è allo sbando". Così il segretario della Fp Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola in merito alle dichiarazione della sindaca di Roma, Virginia Raggi, intervistata da La Repubblica. Nell'intervista la sindaca ha detto di non aver "mai visto tanti rifiuti pesanti, divani, frigoriferi abbandonati per strada" sostenendo che è "strano".
Dopo l'intervista insorge il Pd. "A guardare i primi 100 giorni di operato di Virginia Raggi - dichiara il senatore del Pd Francesco Scalia -, c'è da mettersi le mani nei capelli. Trasporti in tilt, opportunità mancate, rivalse e faide interne, scelte inopportune e inadeguate, inattività, assurda impasse. Ma il pensiero dominante della sindaca sono i frigoriferi lasciati nei cassonetti".
"Trasporti, monnezza, faide e polemiche, paralisi. Ma priorità di Roma per Raggi sono frigoriferi lasciati nei cassonetti. Impagabile", scrive su Twitter il senatore Stefano Esposito lanciando l'hastag #frigogate.
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