Lazio

Roma: Berdini avrà gruppo affiancamento, vertice sindaca- maggioranza.

Dimissioni respinte dalla sindaca con riserva. L'assessore attacca: "Ci stanno massacrando, ora siamo passati anche alle trappole"

Redazione Ansa

Paolo Berdini avrà un gruppo di affiancamento al suo assessorato. Questa l'ipotesi a cui sta lavorando la sindaca Virginia Raggi, che sul caso però non ha ancora sciolto le riserva. Questa sera ne parlerà con la sua maggioranza ma non sarà una riunione decisiva. L'idea che si fa strada in queste ore è quella di un gruppo di affiancamento all'urbanista che non avrebbe ancora completato il suo staff. I curricula che circolano in Campidoglio, a quanto si apprende, sarebbero finalizzati proprio a ricercare queste figure.

L'assessore Paolo Berdini sarebbe legato ad un esile filo alla giunta Raggi. In Campidoglio sarebbe stato visto Emanuele Montini, collaboratore dell'attuale assessore alla scuola Laura Baldassarre già coordinatore nazionale di Italia Nostra e capo del legislativo del gruppo M5S e vicino alla giunta Rutelli, che rumors danno da tempo come possibile sostituto di Berdini. Infatti il nome di Montini spuntò anche settimane fa quando tra M5S e assessore all'urbanistica si erano acuite le frizioni in particolare sul dossier stadio della Roma. Montini è considerato vicino all'assessore allo sport Daniele Frongia.

Dopo l'audio delle dichiarazioni dell'assessore Berdini, la Raggi gli ha chiesto conto del lavoro svolto in Urbanistica. La sindaca aveva respinto con riserva le sue dimissioni.

Grillo parla di reporter sull'orlo di una crisi di nervi. Ieri sera 5 ore dai pm l'ex capo della segreteria politica Romeo: credo di aver chiarito tutto, ha detto (IL VIDEO). Oggi a Roma manifestazione di Di Battista.

Il colloquio di Berdini con 'La Stampa' (L'AUDIO) 

Caso Berdini, mi scuso,lascio. Raggi respinge dimissioni -  Ieri una giornata in bilico per Paolo Berdini. Dopo le dichiarazioni riportate oggi da La Stampa in cui l'assessore all'Urbanistica di Roma definisce "impreparata" la sindaca Virginia Raggi non lesinando dure critiche nei suoi confronti, Berdini, convocato in Campidoglio, arriva a rimettere il mandato. Il gesto viene respinto dalla prima cittadina, ma con "riserva". "Si è scusato, si è presentato con la cenere in testa e i ceci sotto le ginocchia - dice Raggi - ed io ho respinto le sue dimissioni con riserva". Poche parole dall' inquilina del Campidoglio che descrivono bene il gelo calato sul responsabile dell'Urbanistica. Il quale si difende così: "Ci stanno massacrando, un vero e proprio linciaggio mediatico...ora siamo passati anche alle trappole". Nel 'colloquio' riportato le parole di Berdini sulla sindaca Raggi sono tranchant: "Su certe scelte sembra inadeguata al ruolo che ricopre. Ma impreparata strutturalmente, non per gli anni. Se lei si fidasse delle persone giuste... Ma lei si è messa in mezzo a una corte dei miracoli, s'è messa vicino una banda". Poi le congetture sulla relazione, già smentita, tra Raggi e Romeo: "Sono proprio sprovveduti....", afferma l'assessore.

DI MAIO ATTACCA 'CERTA STAMPA' E FA I NOMI ALL'ORDINE 

Ieri in mattinata, dopo la rassegna stampa, la sindaca è più che arrabbiata ed esige delle spiegazioni dall'urbanista: così lo convoca alle 14.30 insieme al resto della giunta. Ma ad essere molto contrariati dalle parole di Berdini sono anche gli altri assessori e, soprattutto, i consiglieri: "Così ci danneggia e non fa squadra". Raggi chiede all'assessore tutte le spiegazioni del caso, poi decide di tenerlo ancora al suo posto ma "con riserva". Sposta i riflettori dalla sfera personale a quella operativa, chiedendogli conto di tutto il lavoro portato avanti in assessorato e dà il via ad una sorta di 'periodo di prova'. "Non voleva dire quelle parole, non le pensa - spiega in serata l'avvocatessa pentastellata -. Era mortificato per quello che ha detto. Roma sta affrontando temi complessi, come i piani di zona o lo stadio". Poi si sente anche con Beppe Grillo per comunicargli la decisione presa. "Una conversazione carpita dolosamente da uno sconosciuto che non si è nemmeno presentato come giornalista", si giustifica Berdini puntando il dito contro i media. "Ci stanno massacrando - sostiene -, un vero e proprio linciaggio mediatico che si sta scatenando proprio nel momento in cui l'amministrazione comunale prende importanti decisioni che cambiano il modo di governare questa città". Il caso esplode all'indomani della riapertura della delicata trattativa tra il Campidoglio e i proponenti del nuovo stadio della Roma, che da tempo vede proprio Berdini nella schiera dei più critici rispetto al progetto. Le sue parole sulla sindaca vengono confermate dal giornale torinese, che pubblica on line anche l'audio della conversazione, e dall'autore dell'articolo che spiega: "È stato un faccia a faccia, io e lui, io mi sono presentato come giornalista. E lui si è lasciato andare abbastanza. Comprendo l'imbarazzo che forse ha provato Berdini, ma io confermo parola per parola quello che ho scritto". Sulla bacheca Fb del giovane cronista de La Stampa, dopo la pubblicazione del pezzo, oltre ai complimenti, compaiono anche diversi attacchi da simpatizzanti del M5S.

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