Lazio

Stadio della Roma: c'è revisione progetto, intesa vicina

"Sforbiciata" alle tre torri, più verde e energie rinnovabili

Un rendering del progetto dello stadio dell'As Roma, in una immagine del 30 maggio 2016

Redazione Ansa

Nuovo sprint verso il nuovo stadio della As Roma. Nel giorno in cui l'assessore Paolo Berdini, la voce più critica verso il progetto, rassegna le sue dimissioni irrevocabili, in Campidoglio si riunisce un tavolo 'politico' tra rappresentanti del Comune a 5 Stelle e proponenti che fa importanti passi per l'intesa finale. Tanto che il vicesindaco Luca Bergamo arriva a ringraziare il club giallorosso per aver "risposto alle sollecitazioni fatte dall'amministrazione capitolina presentando oggi una revisione del progetto che ha dei caratteri fortemente innovativi. I tavoli tecnici sono ancora al lavoro, faremo una valutazione di questa importante novità e ci siamo dati appuntamento alla prossima settimana. Se rispetteremo i tempi del 3 marzo? È ovvio che li rispetteremo", riferendosi alla data decisa dalla conferenza dei servizi per chiudere la partita. Al tavolo, in cui si fa notare l'assenza di Berdini, che si dimetterà qualche ora dopo, prendono parte per il Campidoglio il vicesindaco Bergamo, il presidente dell'Aula Marcello De Vito, il capogruppo M5S Paolo Ferrara, la presidente della commissione Urbanistica Donatella Iorio e l'avvocato Luca Lanzarone che da poco supporta l'amministrazione nel dossier. L'ultimo tavolo 'politico' sullo stadio si era riunito - dopo settimane di stallo - nella sede dell'assessorato all' Urbanistica con l'ormai ex assessore. Sul tavolo oggi c'è un progetto rinnovato più vicino alle richieste dell' amministrazione. Si starebbe ragionando su una 'sforbiciata' a tutte e tre le torri progettate da Libeskind - nel progetto originario alte quasi 200 metri-, con un ampliamento della aree verdi, un efficientamento del recupero delle acque e una sempre maggiore attenzione alla efficienza energetica (con l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili in tutta l'area). "Non vogliamo una città con colate di cemento, né l'edificazione selvaggia del passato, però questo stadio è uno stadio che si può fare in maniera sostenibile", afferma l'assessore alla Mobilità di Roma Linda Meleo. "Se sono soddisfatto? Sì, noi abbiamo sempre detto che vogliamo fare questo progetto insieme alla città, perché è importante per la città oltre che per la Roma e quindi deve essere condiviso - commenta il dg della società giallorossa Mauro Baldissoni -. Abbiamo cercato di intercettare quali sono le esigenze e visioni della nuova giunta, crediamo di averlo fatto con successo, quindi continuiamo a lavorare insieme ovviamente nel rispetto dei tempi e della sostenibilità del progetto stesso". La prossima settimana, quando si riunirà un nuovo tavolo 'politico', potrebbe essere quella decisiva.

   

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