Lo Stadio della Roma si farà, a Tor di Valle dove voleva il costruttore, ma senza torri e a cubature ridotte. E' l'accordo raggiunto ieri a tarda sera tra Comune e società ed annunciato dalla sindaca Raggi. Esultano i giallorossi, ma restano ancora altri ostacoli, quali il vincolo posto dalla soprintendenza su Tor di Valle.
Se non ci dovessero ostacoli amministrativi o burocratici nell'approvazione del progetto, a quanto apprende l'ANSA, i proponenti contano di poter posare la prima pietra già entro l'anno in corso, con calcio di inizio tra il 2019-2020.
Superato lo scoglio del Comune a Cinque Stelle, restano altri ostacoli sulla strada per realizzare l'impianto sportivo a Tor di Valle. Per dare l'ok anche formale al progetto rinnovato dello stadio della Roma a Tor di Valle la maggioranza capitolina si prepara a votare in aula una delibera ad hoc che di fatto sostituirà la precedente delibera dell'amministrazione Marino. L'ok al documento, che dovrà essere elaborato dagli uffici competenti, potrebbe arrivare entro un mese, forse prima. In base ad una interpreazione della legge sugli stadi potrebbe non rendersi necessario un ok separato ad una variante urbanistica in quanto già prevista nella delibera in questione che autorizzerebbe 500 metri cubi, ovvero cubature in più rispetto ai 350 mc previsti in quell'area dal piano regolatore vigente. Nel progetto precedente le cubature autorizzate erano il doppio, ovvero un milione di metri cubi.
Ma in una nota l'assessore della Regione Lazio alle Politiche del Territorio e alla Mobilità, Michele Civita, spiega che dell'accordo raggiunto ieri sullo Stadio della Roma "mentre è stato detto chiaramente che le attuali cubature saranno ridotte in modo significativo, non si conoscono ad oggi le opere e le infrastrutture per garantire la mobilità, il miglioramento dell'ambiente e della qualità urbana. Su tutto ciò la Regione, eserciterà il ruolo e la funzione di sua competenza".
Pd Campidoglio, ora garantire opere pubbliche - "Finalmente il sindaco dichiara di voler dare seguito al progetto 'stadio della Roma'. Siamo soddisfatti perché si tratta di un progetto che il gruppo del PD ha sempre sostenuto. Da quello che si apprende in queste ore da notizie di stampa siamo di fronte ad un accordo generico di cui non sono ancora chiari: iter amministrativi, impegni finanziari e opere pubbliche. Su questi punti attendiamo chiarimenti, in sede di Assemblea Capitolina, circa i nuovi termini dell'accordo raggiunto. Il sindaco finalmente ha capito che lo stadio era una priorità dei romani, ci auguriamo che segni un cambio di passo e che si inizi su tutte le tematiche a non pensare solo agli intrighi di palazzo ma ad ascoltare la città. Ora Virginia Raggi garantisca l'esecuzione delle opere pubbliche. Il gruppo del partito democratico vigilerà affinché questo accordo non sia a ribasso rispetto ai servizi pubblici da erogare in quel quadrante." #famostostadio Così in una nota il gruppo capitolino del PD.
"Stracciato il progetto iniziale. Dimezzate le cubature extra-stadio. Nessun grattacielo. Questo è uno #StadioFattoBene, brava Virginia Raggi", scrive in un tweet la deputata M5S Roberta Lombardi, tra gli esponenti pentastellati più critici, nei giorni scorsi, sul progetto.
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