"L'episodio intimidatorio in una scuola di danza romana è un gravissimo atto di omofobia che si scaglia contro un luogo che produce cultura e arte attraverso la danza. Scritte ed epiteti offensivi sui muri della scuola hanno costretto alla chiusura".
"La nostra solidarietà è totale verso la scuola, che ha deciso di denunciare l'accaduto. Conosciamo bene episodi simili che periodicamente si ripercuotono in maniera simile anche presso la nostra sede a Testaccio". "Continuare a lottare e non fermarsi, come abbiamo sempre fatto. Noi saremo presto a Centocelle per poter sostenere la riapertura della scuola di danza, sostenendosi a vicenda nei momenti di difficoltà - dice Marrazzo -. Chiediamo alle istituzioni di vigilare. Roma non può continuare a subire attacchi omofobi del genere".