Lazio

'Fondi sms non ad Amatrice',faro procura

Pm,sentiremo anche sindaco Pirozzi ma indagine avrà vita breve

Redazione Ansa

(ANSA) - RIETI, 24 SET - "Stiamo valutando cosa fare, abbiamo sentito cosa ha dichiarato il sindaco di Amatrice. Domani aprirò un fascicolo a modello 45 e sentiremo anche cosa ha da dire in più il sindaco. Al momento non c'è alcuna ipotesi, si tratta solo di verificare il percorso fatto dalle donazioni". Così all' ANSA il procuratore capo di Rieti, Giuseppe Saieva, sulla vicenda riguardante gli sms solidali destinati alle popolazioni colpite dal terremoto. "Sappiamo, che quei fondi sono nella disponibilità della Protezione Civile, quindi l'indagine avrà vita breve".
"Basterebbe chiedere scusa, Collevecchio non è nel cratere, non è questione di edilizia scolastica. Queste decisioni vanno concordate con i sindaci e bisogna tenere conto della volontà popolare, il problema è che oggi la volontà popolare non conta più niente", ha detto il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, su Rainews 24, tornando sulla questione della mancata assegnazione ad Amatrice dei fondi raccolti con gli sms di solidarietà per la ricostruzione.

Il Dipartimento della Protezione civile sottolinea che "nessun euro donato dagli italiani è 'sparito'. Infatti, i fondi raccolti, come stabilito nel Protocollo d'intesa con gli operatori della comunicazione e della telefonia, nonché dalla legge 229 del 2016 che ne disciplina il funzionamento, sono destinati a interventi in favore dei territori colpiti dal sisma". Lo afferma il Dipartimento, aggiungendo che le donazioni sono nella contabilità del Commissario straordinario.

 "Con i soldi dei cittadini non si scherza e nessun giochetto politico elettorale può giustificare polemiche. Tutti i contributi degli sms solidali del numero della Protezione Civile sono destinati a opere danneggiate dal sisma e a beneficio delle comunità locali". Così in una nota l'Ufficio speciale ricostruzione (Usr) del Lazio, in merito alla questione sollevata dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi sugli sms solidali, le cui risorse non sono arrivate nei due Comuni più colpiti dal sisma. Poiché ad Amatrice e Accumoli, scrive l'Ufficio, "le spese per le scuole erano già coperte, come del resto per tutte le altre spese, le risorse degli sms solidali sono state destinate per garantire la piena sicurezza di altre scuole danneggiate dal sisma in altri comuni frequentate da ragazzi, bambini e insegnanti".
   

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