(di Marco Maffettone)
(ANSA) - ROMA, 23 DIC - Un tasso alcolico tre volte superiore
al consentito, tracce nel sangue di sostanze stupefacenti. Si
aggrava la posizione di Pietro Genovese, il 20enne indagato per
omicidio stradale plurimo per avere con il suo suv investito ed
ucciso Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann la notte tra sabato
e domenica.
I risultati dei test tossicologici disposti dalla Procura
hanno confermato che quella sera Genovese, figlio del regista
Paolo, aveva sicuramente assunto alcool in dosi superiori a
quanto stabilito dalla legge. Gli esami hanno evidenziato un
tasso alcolemico pari a 1,4 grammi per litro, quando per la
normativa vigente è consentito mettersi alla guida con un tasso
di alcolemia di massimo 0,5 g/litro.
Evidenziata anche la "non negatività" ad alcune sostanze
stupefacenti, ma su quest'ultimo aspetto, e alla luce anche di
alcuni farmaci che il ragazzo assumeva regolarmente, serviranno
ulteriori esami per stabilire, viene sottolineato da fonti
investigative, i "parametri, la tipologia e il livello di
sostanze rinvenute". Nel passato di Genovese ci sarebbero anche
due episodi di possesso di droga, in relazione ai quali sembra
gli sia stata sospesa la patente, restituita solo di recente.
I riscontri emersi dalle analisi sono stati trasmessi al pm
Roberto Felici, titolare del fascicolo di indagine. A questo
punto Genovese, stando anche a quanto è previsto dalle norme,
rischia di essere raggiunto da un provvedimento di custodia
cautelare. Altre risposte potrebbero arrivare dall'analisi del
cellulare sequestrato all'indagato per verificare se al momento
dello schianto lo stesse utilizzando per parlare o chattare con
qualcuno.
Il giovane, difeso dall'avvocato Luca Tognozzi, è ancora
sotto shock per quanto accaduto e ha trascorso l'intera giornata
in casa assieme ai suoi familiari.
Nel pomeriggio, intanto, è stata effettuata l'autopsia sul
corpo delle due 16enni che quella sera erano andate a cena fuori
nella zona dei locali per festeggiare il primo giorno di vacanze
scolastiche per il Natale. L'esame autoptico ha confermato che
Gaia e Camilla sono morte per lo sfondamento della scatola
cranica causato dall'impatto con l'auto guidata da Genovese. Sul
corpo sono state trovate altre fratture ma non segni di
trascinamento il che farebbe supporre che le due ragazze, che
sono morte sul colpo, non sarebbero state colpite da altre auto,
come invece avevano riferito ieri alcuni presunti testimoni
dell'investimento.
Domani i legali chiederanno al pm il nulla osta alla
restituzione delle salme per potere far celebrare i funerali.
(ANSA).
Alcol e stupefacenti, si aggrava posizione di Genovese
Autopsia esclude altri investimenti dopo l'impatto col suv