Lazio

Hjorth, non sapevamo fossero carabinieri

Udienza a porte chiuse per l'emergenza coronavirus

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 APR - "Non ci siamo resi conto che quelle due persone fossero dei carabinieri". E' quanto ha sostenuto Natale Hjorth, nel corso di alcune brevi dichiarazioni spontanee, in collegamento video dal carcere, nell'ambito del processo che lo vede accusato,assieme a Finnegan Lee Elder, dell'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega avvenuto a luglio a Roma. L'udienza del processo si è svolta a porte chiuse per l'emergenza legata al coronavirus.La corte, accogliendo una richiesta della difesa di Elder, ha disposto una perizia psichiatrica per il giovane californiano. La richiesta è legata al fatto che l'imputato al momento della tragica colluttazione stava seguendo una cura assumendo farmaci per problemi di natura psichiatrica. La corte d'assise ha inoltre disposto una perizia su colloqui svolti in carcere tra Elder e il padre e un avvocato americano che sarebbero stati, a detta della difesa, tradotti in modo errato.
   

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