(ANSA) - ROMA, 04 MAR - "Non ho mai dato indicazioni di
aggiungere o modificare le relazioni. Ho iniziato a occuparmi
della vicenda di Stefano Cucchi la mattina del 27 ottobre quando
ho ricevuto la disposizione da parte di Vittorio Tomasone
(all'epoca numero uno del Comando provinciale di Roma) che mi
chiamo' e mi chiese di raccogliere le relazioni di servizio dei
militari che, a vario titolo, avevano avuto a che fare con il
detenuto.
Casarsa ha fatto riferimento alle annotazioni di servizio degli
appuntati Francesco Di Sano e Gianluca Colicchio in servizio,
nell'ottobre del 2009, alla stazione di Tor Sapienza dove Cucchi
fu trattenuto nella camera di sicurezza.
"Sia tramite Francesco Cavallo - ha aggiunto Casarsa - che
tramite i comandanti chiesi le relazioni ai militari che avevano
avuto contatto con Cucchi senza indicare da quale momento non ho
dato termini temporali, a me serviva ricostruire l'evento. Noi
volevamo ripercorrere tutti i passaggi che c'erano stati per poi
fare una relazione da inviare al comando provinciale. Non sapevo
che c'era un'interrogazione parlamentare".
"Dopo la richiesta di Tomasone ho detto a Soligo di farsi dire
quello che era successo. Non ho mai dato indicazioni sui
contenuti, non scendevo nel dettaglio delle relazioni, io ho
preso atto del loro contenuto solo quando le ho trasmesso al
comando provinciale. Dissi che non mi servivano considerazioni
mediche, le avremmo acquisite dal 118 ma sapere cosa avevano
fatto i nostri militari. A me interessavano i fatti e non i
riferiti, ho dato solo indicazioni sui principi guida", ha
concluso Casarsa. (ANSA).
Cucchi: cc in aula,non chiesi modifiche a relazioni servizio
Generale Casarsa sentito nel processo per i depistaggi
