(ANSA) - ROMA, 11 MAG - "Non è bello compiere una lunga fuga
consapevoli che, alla fine della corsa, non c'è una preda ma una
'lepre meccanica' o la rinuncia al titolo perché non si sa dove
giocare. Così corri sfiduciato".
Incredibile ma vero: una squadra il cui nome vuol dire Roma al
100%, dovrà emigrare in terra sabina perché, Olimpico a parte, a
Roma non ci sono altri impianti omologati per il calcio
professionistico. Betturri lo sa bene, visto che da mesi si
adopera fra le varie istituzioni per risolvere il problema. "Il
22 marzo avevamo 10 punti di vantaggio sulla seconda - dice -, e
le istituzioni capitoline convocarono una seduta della
Commissione Sport per individuare uno stadio per far giocare il
Trastevere in C, se avessimo vinto il campionato. L'assessore
allo sport Daniele Frongia si impegnò ad individuare un impianto
idoneo per la C all'interno del territorio del Comune di Roma e
il presidente Angelo Diario promise di convocare una nuova
seduta per risolvere l'incredibile problema". "Ma questo caso
non esisterebbe - sottolinea Betturri - se quattro anni fa fosse
stato assegnato al Trastevere, come promesso e tramite regolare
bando, lo stadio degli Eucalipti". Che invece è stato assegnato
all'ateneo di Roma Tre. Intanto Diario dice di avere "appreso
che la questione stadio fosse stata risolta con l'impianto di
Casal Del Marmo, per il quale si era attivato Frongia. Se sono
cambiate le cose, non lo possiamo sapere se nessuno ci
aggiorna". Pronta la replica del presidente trasteverino: " lo
stadio di Casal Del Marmo risultava l'unico impianto per la
serie C, e Frongia si adoperava. Ma poi comunicava che per
quello stadio ci sono problematiche insormontabili e ci
invitava a valutare lo stadio ex Stella Polare. Ma anche questa
ipotesi non ha avuto seguito: mi stupisce che Frongia non abbia
informato Diario". (ANSA).
Calcio: Trastevere, stadio è un caso, 'andremo a Rieti'
Betturri, 'spero ancora nella C, ma istituzioni non ci vogliono'
