Una corsa contro il tempo per domare le fiamme, per limitare al massimo i danni ed evitare che Roma sprofondi, in questo torrido anticipo di estate, in una drammatica emergenza rifiuti. L'incendio che in poche ore ha divorato parte dell'ex mega-discarica di Malagrotta è stato messo sotto controllo alle prime luci dell'alba ma per spegnere definitivamente il rogo, che ha interessato due capannoni di stoccaggio e trattamento dei rifiuti, ci vorranno però giorni. Sessanta vigili del fuoco, che hanno lavorato per tutta la notte, hanno evitato, per stessa ammissione del sindaco Gualtieri che si è recato personalmente a Malagrotta, "un vero e proprio disastro ambientale". A scopo precauzionale il primo cittadino, con una ordinanza ad hoc, ha comunque disposto la chiusura per 48 ore, per un raggio di 6 km dal luogo dell'incendio, delle scuole e dei centri estivi. Deciso, inoltre, lo stop al consumo degli alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell'area ed è stata anche rinnovata la raccomandazione di mantenere chiuse le finestre "in caso di fumi persistenti e maleodoranti". Dati certi sulla situazione ambientale si avranno, comunque, non prima di due giorni.
Colonne di fumo a Malagrotta dopo l'incendio: le immagini aeree
GUALTIERI: 'ENTRO LUGLIO PRONTO PIANO IMPIANTI RIFIUTI
"Quanto accaduto costituisce un colpo per la città e per il sistema di governance dei rifiuti perché i due Tmb trattavano una quota significativa: fortunatamente l'impianto numero 1, che tratta circa 4mila tonnellate di rifiuti a settimana, è indenne e contiamo di farlo tornare a regime non appena l'area sarà messa in sicurezza", spiega il sindaco aggiungendo però che "purtroppo il Tmb2 che tratta circa 5.400 tonnellate settimanali ha subito danni strutturali che lo rendono al momento inutilizzabile". Una prima importante soluzione è stata trovata: "Rida di Aprilia ha già dato disponibilità positive per quantità importanti di rifiuti da trattare", annuncia Gualtieri al termine della cabina di regia convocata in prefettura. Entro luglio intanto, secondo il Campidoglio, potrebbe essere presentato il nuovo piano impianti. "Ora Roma può e deve uscire dall'emergenza", ha aggiunto Gualtieri non escludendo la possibilità di esercitare i poteri "straordinari che mi ha conferito il governo come commissario per far fronte all'emergenza nel modo più incisivo possibile".
Malagrotta, Gualtieri: 'Catastrofe ambientale scongiurata'
DA PM VERIFICHE SU ANALOGIE ALTRI INCENDI TMB
Su cosa sia avvenuto nella vasca di stoccaggio combustile solido di uno degli impianti (Tmb) risposte arriveranno dall'attività di indagine disposta dalla Procura che al momento indaga per incendio colposo contro ignoti. Gli inquirenti hanno affidato una maxiconsulenza per accertare cosa abbia scatenato le fiamme. Chi indaga vuole capire, inoltre, se ci siano analogie con i roghi che negli anni scorsi hanno riguardato altri Tmb a Roma: quello dell'impianto Ama Salario, nel dicembre del 2018 e a Roccacencia nella primavera del 2019. Gli inquirenti, in caso di una svolta dolosa della vicenda, voglio verificare l'eventuale esistenza di una "regia unica" dietro i roghi. Il procedimento avviato oggi, coordinato dal procuratore Francesco Lo Voi, punta ad accertare anche se ci sono state falle nel sistema antincendio e soprattutto, analizzando le telecamere presenti in zona, se si sono verificati eventi 'anomali' nei minuti precedenti l'incendio. "Potremmo iniziare a lavorare appena si completerà l'attività di spegnimento", spiegano in Procura aggiungendo che l'obiettivo è limitare al massimo l'area da sequestrare per "evitare ulteriori criticità all'attività di smaltimento dei rifiuti".
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