Lazio

Gualtieri incontra il presidente argentino Alberto Fernández

Anche il governatore di Buenos Aires e le Nonne di Plaza de Mayo

Redazione Ansa

(ANSA) - BUENOS AIRES, 21 OTT - Il presidente argentino Alberto Fernández ha ricevuto nella Casa Rosada di Buenos Aires, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per un lungo e intenso colloquio riguardante le sfide globali e l'impegno necessario per affrontarle.
    Al termine dell'incontro, riferisce un comunicato della presidenza argentina, Gualtieri ha confermato di aver condiviso con Fernández "molteplici valori e principi di giustizia, equità, sostenibilità ambientale e inclusione".
    In questo ambito il primo cittadino di Roma ha messo in risalto la figura del capo dello Stato argentino, definendolo come "un uomo che crede fermamente nei valori della giustizia e della democrazia".
    Con lui, ha aggiunto, "abbiamo parlato del movimento delle Madri di Plaza de Mayo e dell'importanza di continuare con la fondamentale politica della conservazione della memoria".
    Gualtieri e Fernández hanno discusso anche della candidatura di Roma all'Expo 2030. "Abbiamo parlato della necessità di un ordine mondiale più giusto ed equilibrato", ha spiegato il sindaco, rilevando che "la nostra candidatura all'Expo Roma 2030 mira a rappresentare proprio questi valori, e speriamo che l'Argentina sosterrà il nostro sforzo".
    Hanno accompagnato Gualtieri nel colloquio - replicato anche con il governatore di Buenos Aires, Horacio Rodríguez Larreta - l'ambasciatore d'Italia a Buenos Aires, Fabrizio Lucentini, e il consigliere diplomatico del sindaco, Gabriele Annis.
    In precedenza Gualtieri era intervenuto nel vertice C40 di Buenos Aires dove sono riuniti decine di sindaci delle principali città del mondo rilanciando il concetto della 'città dei 15 minuti'.
    Infine, Gualtieri è stato anche ricevuto nella sede delle Nonne di Plaza de Mayo, di cui è presidente la italo-argentina Estela de Carlotto, per conoscere la decennale lotta per la ricerca e l'identificazione di nipoti sottratti a madri arrestate e torturate durante la dittatura e affidati a famiglie complici. (ANSA).
   

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