Lazio

Lazio:D'Amato,tuteleremo donne contro destra 'mondo antico'

"I loro diritti primi ad essere attaccati da destra repressiva"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 FEB - "Nel programma di Rocca non sono mai citate le donne né le politiche di genere. Il futuro è nelle nostre mani e il voto questa volta passa dalle donne perché i loro diritti saranno i primi ad essere attaccati da una destra repressiva, che si sta riaffacciando prepotentemente". Lo ha affermato Alessio D'Amato, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio nell'incontro avuto oggi pomeriggio presso il comitato elettorale dal titolo 'La forza delle Donne'.
    "Dobbiamo difendere il lavoro prezioso fatto in questi anni a difesa dei diritti delle donne - aggiunge - perché c'è un mondo antico che si sta riproponendo come una marea e noi dobbiamo alzare gli argini. Penso ad esempio ai centri antiviolenza: nel 2013 c'erano 8 centri e 8 case rifugio, oggi sono 38 i centri antiviolenza e 15 le case rifugio, un grande lavoro come per la pillola contraccettiva gratuita nei consultori per le giovani donne e per la legge 194 e i consultori che hanno registrato un aumento con oltre 200 mila accessi. La procreazione medicalmente assistita (PMA) per la quale abbiamo innalzato l'età fino a 46 anni, il grande lavoro per la prevenzione grazie all'aumento degli screening oncologici sul tumore alla mammella e alla cervice uterina. La Regione Lazio è stata la prima a introdurre una normativa per il rispetto della parità salariale con uno stanziamento di 7,5 milioni di euro nell'ultimo triennio. Oggi dobbiamo difendere questo lavoro contro una destra che vede, da una parte il presidenzialismo e dall'altro il decreto 'spacca Italia' con l'autonomia differenziata. La destra che sostiene Rocca è una destra che aveva portato questa Regione nel baratro, con 10 anni di commissariamento per la sanità con il maggior disavanzo a livello nazionale. Noi - ha concluso D'Amato - siamo quelli che l'hanno risollevata e che ad esempio hanno il maggior numero di donne alla guida delle aziende sanitarie. Un risultato di cui vado orgoglioso e che rivendico". (ANSA).
   

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