(ANSA) - ROMA, 16 FEB - Nel centenario della nascita di
Franco Zeffirelli, il Teatro dell'Opera di Roma sceglie di
ricordare il grande maestro con uno dei suoi spettacoli più
amati: Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. L'allestimento, in
scena dal 12 al 19 marzo, è stato creato nel 1992 proprio per
l'Opera di Roma e da allora è stato ripreso sempre con grande
successo.
Il dramma d'impronta verista, in un prologo e due atti, che
debuttò il 21 maggio 1892 al Dal Verme di Milano, viene
ambientato nella periferia di una degradata città meridionale
dell'Italia degli anni Sessanta. Sul fondale grigio di un
edificio di ringhiera si svolge la cruenta storia di gelosia che
mescola finzione e realtà, con un alternarsi di accenti
patetici, grotteschi e sentimentali, nella rappresentazione di
una compagnia di attori, giocolieri e saltimbanchi, arrivati a
bordo di un camper. «L'atmosfera verista dei Pagliacci -
dichiarò Zeffirelli all'epoca della creazione dello spettacolo -
consente questa attualizzazione 'Verista' tenendo conto che
l'opera si intitola appunto Pagliacci, quasi a dire che per
Leoncavallo siamo tutti un po' pagliacci, che il mondo stesso è
una pagliacciata».
Nella sensuale parte di Nedda-Colombina sono impegnate Nino
Machaidze e Valeria Sepe (16 e 18 marzo); il marito e capocomico
Canio-Pagliaccio è interpretato da Brian Jagde, al doppio
debutto a Roma e nel ruolo, e da Luciano Ganci (14, 16, 17 e 19
marzo); il gobbo e vendicativo Tonio-Taddeo è incarnato da
Amartuvshin Enkhbat e Roman Burdenko (16 e 19 marzo). Matteo
Falcier darà la voce al mite Beppe, Vittorio Prato all'amante
Silvio, che come Nedda cadrà ucciso dal pugnale di Canio.
(ANSA).
L'Opera di Roma omaggia Zeffirelli con i Pagliacci
Torna a dirigere Daniel Oren dopo 13 anni di assenza
