Lazio

Beatrice Rana, Clara Wieck-Schumann pianista visionaria

In cd i piano concertos della musicista e del marito Robert

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 07 MAR - "Solo quando ho cominciato a lavorare sul concerto di Clara, mi sono resa conto di quanto fosse visionaria questa donna fin da giovane". Beatrice Rana, stella mondiale del pianoforte, spiega così l' attenzione per la musica di Clara Wieck, ''oscurata'' dalla fama del marito Robert Schumann, di cui fu musa ispiratrice e molto altro. Un lavoro di studio coronato recentemente dai concerti con Antonio Pappano a Santa Cecilia e ora dal cd Warner Classic 'Clara e Robert Schumann, Piano concertos', registrato con la Chamber Orchestra of Europe e il direttore Yannick Nézet-Séguin, nel quale ha unito i concerti per pianoforte della coppia di pianisti e compositori. La registrazione include anche la trascrizione di Liszt per pianoforte del Lied 'Widmung' di Robert Schumann, dedica d'amore composta nell'anno del matrimonio di Robert e Clara. Clara Wieck-Schumann fu per oltre 60 anni una pianista di spicco, lasciò una impronta profonda nello sviluppo del pianoforte come strumento solista, e influenzò fortemente la vita e la musica d Schumann. In questa registrazione Beatrice Rana affianca all'opera di Robert del 1845 l'unico concerto per pianoforte di Clara, di fatto la sua unica composizione per orchestra, scritta ben dieci anni prima. Clara lo eseguì a 16 anni per la prima volta a Lipsia nel 1835 con l'Orchestra del Gewandhaus, diretta da Felix Mendelssohn. Quando il concerto di Robert fu proposto per la prima volta a Dresda, Clara fu di nuovo la solista. ''Dalla partitura e da tutto ciò che ho imparato su Clara, mi è molto chiaro che il suo approccio alla musica fosse molto istintivo - osserva la pianista - . E ciò che scrive nel suo concerto è così impegnativo dal punto di vista pianistico che non ho dubbi su quale incredibile compositrice-esecutrice fosse. Si capisce subito che è stato scritto da una persona che non aveva assolutamente problemi alla tastiera''. ''È un peccato che Clara non abbia composto di più - sottolinea Rana - ma ha comunque praticamente inventato il mio lavoro: era una concertista in un'epoca in cui questo tipo di carriera era inaudito per una donna, e aveva otto figli''.
    (ANSA).
   

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