(ANSA) - CASSINO, 16 MAG - L'ex padre abate di Montecassino
dom Pietro Vittorelli è stato assolto questo pomeriggio
dall'accusa di appropriazione indebita: non approfittò né dei
soldi della comunità monastica né di quelli della diocesi di
Cassino della quale era vescovo. Lo ha stabilito il Tribunale
collegiale di Roma assolvendo il 191/mo successore di San
Benedetto da Norcia "perché il fatto non sussiste". Con la
stessa motivazione è stato assolto il fratello, brooker bancario
accusato di riciclaggio.
Le indagini erano partite nel 2015 da un'informativa della
Guardia di Finanza. Ipotizzava che dom Pietro Vittorelli si
fosse appropriato di 588mila euro destinati invece dal fondo
alimentato dall'8 x mille alle opere caritatevoli della diocesi
di Montecassino. I soldi - secondo l'accusa - sarebbero stati
prelevati dai conti della diocesi e usati per viaggi all'estero,
soggiorni in alberghi di lusso, cene in ristoranti.
Il tribunale ha accolto le ricostruzioni degli avvocati
Sandro Salera, Mattia La Marra ed Antonio Bartolo secondo i
quali le spese erano legittime in quanto il 'viaggio all'estero'
e gli alberghi erano per la partecipazione alla Giornata
Mondiale della Gioventù ed incontri legati all'attività di
componente della Conferenza Episcopale Italiana.
In udienza gli economi della diocesi e dell'abbazia hanno
confermato di non avere rilevato ammanchi. Invece l'accusa di
riciclaggio era legata a circa centomila euro che l'abate aveva
girato al fratello da un conto Ior: in udienza è stato spiegato
che si trattava di soldi presi dal conto della comunità
monastica (donazioni e rendite di natura privata sulle quali
l'abate ha piena e totale disponibilità), non quello della
diocesi sul quale viene accreditato l'8 per mille. A seguito
dello scandalo, dom Pietro Vittorelli si era dimesso ed aveva
lasciato Montecassino, rimanendo nella vita monastica. (ANSA).
Assolto ex abate di Montecassino, non sperperò fondi dei monaci
Dom Pietro Vittorelli si dimise a seguito dello scandalo