- ROMA, 25 MAG - Entro il 2026 Roma Capitale riqualificherà in profondità l'intera rete viaria principale della città: 700 strade per 800 chilometri grazie a un investimento di 300 milioni di euro. È il piano 'Roma si fa strada' presentato questa mattina in Campidoglio dal sindaco Roberto Gualtieri insieme con l'assessora ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, il direttore del dipartimento Csimu (la manutenzione urbana) Ernesto Dello Vicario e Marco Moladori, responsabile di Anas Lazio.
"Basta con le romanelle, queste strade dureranno almeno 15-20 anni. Siamo di fronte al più grande piano di manutenzione straordinaria delle strade di Roma degli ultimi decenni e, forse, di sempre", ha detto Gualtieri.
"Lunedì partirà un blocco importante, con la Tangenziale Est, la via Trionfale e la Braccianese - ha aggiunto - Poi ci saranno ad esempio via Isacco Newton e via della Serenissima. Stiamo già intervenendo sulla via Laurentina e la via del Mare così da essere pronti per la stagione estiva", ha annunciato il sindaco.
Il piano strade è in effetti iniziato nel novembre 2021, e in un anno e mezzo sono già stati oggetto di riqualificazione 200 chilometri, secondo modalità, è stato sottolineato, che non avvenivano da più di vent'anni. Al momento dunque si è arrivati al 25% delle strade. Il cronoprogramma prevede di arrivare all'80% in tempo per il Giubileo e al 100% per fine consiliatura. Per realizzare questo piano Roma Capitale ha a disposizione 300 milioni di euro di cui 217 provenienti da fondi del Giubileo e oltre 83 dal bilancio del Campidoglio. Oltre al dipartimento Csimu di Roma Capitale e ad Anas, ulteriori sinergie sono state attivate con Astral e Rfi, che hanno contribuito al rifacimento di alcuni tratti importanti della rete viaria o di alcune specifiche opere come il sottovia Turbigo.
Tutti i cantieri sulle pavimentazioni in asfalto saranno svolti in orario notturno, per evitare il più possibile i disagi alla circolazione e lasciare fruibili ai cittadini le strade nelle ore diurne. Si tratta di lavori importanti e significativi dal punto di vista strutturale, è stato spiegato ancora, svolti con tecnologie innovative come, ad esempio, il Pms - Pavements Management System che analizza lo stato di ammaloramento della pavimentazione, o come lo studio dei materiali migliori per evitare le isole di calore, o ancora l'utilizzo di asfalti che migliorano l'attrito.
Piano per Roma, entro il 2026 rifatte tutte le strade principali
Il Campidoglio: '300 milioni per 800 km di vie della Capitale'