(ANSA) - FROSINONE, 29 MAG - L'assassino ha firmato il
delitto: lasciando un'impronta digitale intrisa di sangue sul
luogo del massacro. Quell'impronta era già negli archivi della
Polizia di Stato.
Il giovane è stato fermato a Roccasecca, sull'autobus di linea
con il quale stava rientrando da Roma. Gli investigatori lo
monitoravano già da ore, seguendo passo dopo passo i suoi
spostamenti. Una volta arrivato allo scalo ferroviario 4
pattuglie hanno circondato il bus e catturato il sospettato.
Gli uomini del dottor Flavio Genovesi e della dottoressa Silvana
Maffei sono arrivati a lui seguendo le tracce lasciate sul luogo
del delitto. Molte tracce: soprattutto quelle nel bagno dove
l'assassino si è lavato con cura il sangue che aveva addosso;
poi ha cercato di pulire tutto ma ad un certo punto ha
desistito, lasciando molti reperti che sono stati acquisiti
dagli inquirenti e che sono stati inviati ai laboratori per le
analisi del Dna. Ma anche tracce informatiche legate al traffico
telefonico ed impronte digitali. "C'è stato un importante lavoro
di polizia scientifica" ha sottolineato il questore Domenico
Condello questa mattina, nel corso di una conferenza stampa. Nel
tardo pomeriggio di domenica gli investigatori hanno fornito una
serie di indizi chiari e concordanti al sostituto procuratore
Maria Beatrice Siravo: soprattutto quell'impronta digitale
intrisa di sangue lasciata in camera da letto vicino al corpo
della vittima. Un'impronta già censita per precedenti di
violenza fisica. Il magistrato ha disposto il fermo del 26enne
con l'accusa di omicidio volontario aggravato. (ANSA).
Omicidio a Cassino,il fermato tradito da un'impronta con sangue
Donna uccisa a coltellate nella sua abitazione