(ANSA) - ROMA, 27 LUG - Avrebbe fatto arrivare il fratello ed
un amico dall'Albania per uccidere il marito e vendicarsi così
di anni di maltrattamenti e violenze. Per questo è stata
arrestata con l'accusa di essere stata la mandante dell'omicidio
di Petrit Caka, il 49enne albanese trovato morto in casa lo
scorso 13 dicembre a Rocca Priora, piccolo centro dei Castelli
Romani.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, condotte dal
nucleo investigativo del gruppo di Frascati e coordinate dalla
Procura di Velletri, la donna - dopo anni di violenze e
maltrattamenti - avrebbe deciso lo scorso dicembre di chiamare
il fratello che, assieme ad un complice, sarebbe arrivato poi a
Fiumicino dall'Albania. Tre giorni dopo, il 13 dicembre, i due
avrebbero inscenato la rapina in casa di Caka, degenerata poi
con l'omicidio dell'uomo con coltellate sul collo e sul corpo. I
due sarebbero poi riusciti a rientrare in Albania grazie al
supporto logistico di un altro connazionale.
Sin dal principio le indagini erano state indirizzate
sull'omicidio, fatto poi confermato dagli accertamenti
successivi. I carabinieri infatti sono riusciti a ricostruire i
movimenti degli indagati nei giorni antecedenti e successivi
all'omicidio, grazie all'acquisizione di numerosi video delle
telecamere, la cui analisi ha permesso di individuare anche il
veicolo utilizzato e i tragitti percorsi. Il prosieguo delle
indagini ha poi consentito di cristallizzare il ruolo dei
singoli indagati, culminando con l'ordinanza di custodia
cautelare emessa oggi. La moglie e due dei tre albanesi sono
stati fermati in Italia, mentre il fratello della presunta
mandante dell'omicidio è ricercato con un mandato di arresto
europeo sia in Italia che in Albania. (ANSA).
Morto in casa, arrestata moglie presunta mandante dell'omicidio
Avrebbe ingaggiato killer per 'vendicarsi' di anni di violenze