Lazio

Giambrone, 'Regie d'opera discutibili? Conta fedeltà alla trama'

Intransigenza tra fautori della tradizione e chi ama innovazione

Redazione Ansa

(di Luciano Fioramonti) (ANSA) - ROMA, 23 AGO - ''Dovremmo essere tutti d'accordo su una cosa: chi mette in scena un'opera deve rispettare la verità della trama. Questo è il dato imprescindibile che non vuol dire la messa in scena tradizionale''. La calda estate degli spettacoli all' aperto resa ancor più incandescente dal gesto di direttori che scelgono di guidare l' orchestra bendati in polemica con le scelte di regia ha riproposto in modo eclatante il dibattito sulla attualizzazione dei capolavori della lirica che Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma conosce bene. ''Stiamo assistendo a uno di quei fenomeni molto italiani - dice all' ANSA - in cui si polarizzano posizioni estreme quando invece si dovrebbe fare uno sforzo per trovare punti di equilibrio e di riflessione. Da una parte abbiamo la tendenza a difendere le regie più innovative che cercano di restituire anche con un linguaggio diverso le opere che conosciamo e amiamo e dall' altra i fautori di mettere in scena l' opera in un solo modo nel senso della tradizione in senso stretto''. Come presidente dell Agis, l' Agenzia Generale Italiana dello spettacolo, e ancor più direttamente da numero uno della fondazione musicale della Capitale dopo l' esperienza al Teatro Massimo di Palermo, Giambrone riflette sulle ''posizioni estreme, tutte intransigenti e nessuna che rifletta sulle esigenze reali, tra chi vuole il teatro d' opera come museo di se stesso e chi come come curiosità e attenzione ai linguaggi contemporanei, come specchio della quotidianità per farci riflettere''. Forse è un errore proporre solo allestimenti tradizionali ma in certi casi voler attualizzare a tutti i costi può lasciare spazio a molte perplessità? ''In Italia siamo molto legati in maniera affettuosa e anche un po' patologica all' opera come l' abbiamo sempre vista, come se quella fosse la modalità per metterla in scena in modo corretto.
    In realtà pretendere di rappresentarla sempre allo stesso modo è un errore, perchè anche quella prassi ha portato a travisamenti della verità della trama''. (ANSA).
   

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