Lazio

Dirigente alberi Roma, 'impossibile prevedere tutti i crolli'

'Spesso poco stabili, ma noi non possiamo vedere le radici'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 30 AGO - "Non si può avere una sicurezza al 100 per cento sulla stabilità di tutte le alberature di Roma, che sono comunque costantemente monitorate". Lo ha affermato in audizione in commissione capitolina Ambiente l'ingegner Marina Mantella, la nuova direttrice della direzione Gestione territoriale ambientale e del verde del dipartimento Tutela Ambientale.
    "Vorrei evidenziare, non a fini giustificativi ma conoscitivi - ha detto ancora la dirigente alla commissione presieduta da Giammarco Palmieri - che l'attività in capo al mio dipartimento è regolata per la sicurezza di cose e persone. Spesso però il pericolo non è dovuto a un cattivo stato di salute o manutenzione da parte nostra. Spesso sono le caratteristiche statiche, il baricentro di queste alberature, e questi parametri non ci sono, questo nel regolamento del verde non è ben specificato. Non c'è una valutazione di questi indici di pericolosità e quindi della priorità degli interventi".
    Questi parametri, ha spiegato, sarebbero trascurabili se le piante fossero in un bosco, dove la caduta di un ramo o di un intero albero sarebbero 'naturali' e prive di conseguenze. "Ma noi - ha aggiunto Mantella - stiamo in un ambiente urbano. Per quanto con la diagnostica noi cerchiamo di ridurre al massimo il margine di rischio, la capacità predittiva è legata alle indagini, all'esperienza, ma sappiamo tutti che un margine di rischio purtroppo resta". Nei casi di Piazza Venezia dello scorso luglio, per esempio, quei pini avevano gravi problemi di carenza dell'apparato radicale: "Ma siccome le indagini diagnostiche non possono verificare l'apparato radicale, con una sorta di ecografo, oltre i 10 centimetri di suolo, proprio la condizione principale" di indagine "ci viene a mancare. In teoria andrebbero fatti degli scavi, ma per esempio a lungotevere non si possono fare". (ANSA).
   

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