(ANSA) - ROMA, 26 SET - La statua femminile realizzata in un
blocco unico di marmo ritrovata durante gli scavi nel parco
archeologico del Tuscolo è documento archeologico "eccezionale",
il primo in questi scavi che è stato possibile collocare in un
contesto, una sala termale sepolta sotto una serie di strati di
epoca medievale, scampata agli scavi massicci realizzati
nell'800 che ci hanno lasciato solo reperti "muti". Ma il
lavoro di ricostruzione archeologica inizia solo ora.
"Questo ritrovamento è un enigma perché abbiamo delle parti
mancanti che sarebbero state fondamentali per decifrarne
l'iconografia, l'appartenenza ad una immagine specifica.
L'assenza della testa e delle braccia, i cui attributi potevano
darci altre piste di indagini e di analisi, non ci aiuta. Però
il modello è quello chiarissimo dell'Afrodite di Epidauro, anche
se con un attributo diverso che è quello della nebride
agganciata sulla spalla e pendente sul petto: una testa di
cerbiatto che ci rimanda al contesto dionisiaco e quindi ad una
figura legata al corteggio del dio" spiega all'ANSA il direttore
della Scuola Spagnola di Storia e Archeologia di Roma, Antonio
Pizzo. "Questo attributo dionisiaco sposta l'interpretazione
verso tre soluzioni: una menade, una baccante, però non in
movimento rispetto al solito, una musa o una ninfa. La
differenza è fondamentale anche per capire cosa c'era dal punto
di vista della decorazione scultorea che è all'interno di tutte
le terme". D'altra parte, la statua rinvenuta a Tusculum
arricchisce un ristretto panorama di sculture considerate
repliche del modello legato all'Afrodite di Epidauro: ne
esistono solo altre cinque copie, ricorda Pizzo, conservate ad
Atene, a Monaco, a Genova, a Firenze e a Roma.
Ora, il prossimo passo per sciogliere l'enigma dovrà essere
quello di "coinvolgere, con una pubblicazione e un seminario
scientifico, anche altri colleghi esperti in materia e poi
iniziare ad effettuare anche analisi archeometriche soprattutto
sul marmo per decifrarne anche l'origine, fondamentale sia per
la datazione sia per lo studio generale della struttura". Il
sospetto, in attesa dei riscontri, è che possa trattarsi di
marmo pario, il pregiatissimo marmo bianco proveniente
dall'isola di Paro. (ANSA).
Pizzo, l' "Afrodite" di Tuscolo è un reperto eccezionale
Ma lo studio per sciogliere l'enigma inizia solo ora