(ANSA) - ROMA, 17 OTT - Roma, quartiere San Lorenzo. Alla
vigilia della Seconda guerra mondiale, Ida Ramundo, maestra
elementare rimasta vedova con un figlio adolescente di nome
Nino, decide di tenere nascoste le proprie origini ebraiche per
paura della deportazione.
Dopo lo sgomento e la vergogna, Ida scopre di essere incinta.
Mentre Nino trascorre l'estate al campeggio degli Avanguardisti,
Ida partorisce in segreto un bambino prematuro, con gli stessi
occhi azzurri del padre, quel soldato ragazzino tedesco già
morto in Africa. Quando Nino torna a casa e scopre il
fratellino, lo accetta di slancio e se ne innamora. Lo
soprannominerà Useppe. La piccola famiglia viene stravolta dagli
eventi della guerra: prima Nino, fascista convinto, decide di
partire per il fronte contro il parere di Ida, lasciandola sola
con Useppe; poi, nel bombardamento di San Lorenzo del luglio
1943, la loro casa viene distrutta e Ida è costretta a sfollare
a Pietralata. Da quel momento, ogni giorno diventerà una lotta
per la propria sopravvivenza e per quella del suo bambino.
Intanto, Useppe cresce aspettando il ritorno di suo fratello, al
quale è legato da un amore inossidabile, mentre Nino è spinto
verso la lotta armata nella Resistenza, verso l'amore, verso i
compagni. Nino è pieno di desideri: vuole più soldi, più affari,
più avventura. Dopo la guerra si darà al contrabbando, prima di
sigarette e poi in quello delle armi. Vuole una vita migliore
per sé, per Ida e per Useppe. (ANSA).
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