Lazio

Festa Roma, 7 docu e 4 restauri da Cinecittà e Archivio Luce

Dal Fela Kuti di Vicari a Profondo Argento

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 OTT - "Siamo presenti alla 18ma Festa del Cinema di Roma con ben 11 film", dichiara Enrico Bufalini, direttore Cinema, Documentaristica e Archivio Luce Cinecittà "una line up che racconta la ricchezza di quella che è una vera factory creativa. Una selezione che si distingue sulle principali direttrici del documentario, di valorizzazione dell'Archivio Luce, e dei restauri di film". Sette i documentari: Daniele Vicari porta in prima mondiale Fela, il mio dio vivente; Trudie Styler, attrice, regista, produttrice britannica in Posso entrare? An ode to Naples fa il ritratto di una città unica come Napoli; segna invece l'esordio alla regia di un'attrice apprezzata e popolare, Mur, il film documentario di Kasia Smutniak. Di mistero è circonfusa tutta l'esistenza di Gustavo Rol, una delle più controverse figure del novecento italiano raccontato da Anselma Dell'Olio. A vent'anni dalla scomparsa arriva invece il primo documentario dedicato a Giorgio Gaber: Io, noi e Gaber di Riccardo Milani. Io, il tubo e le pizze è il lascito di Ugo Gregoretti. Il maestro italiano del brivido e del thriller internazionale, Dario Argento, è il protagonista di un racconto rivelatorio, Profondo Argento diretto da Giancarlo Rolandi e Steve Della Casa.
    Cinecittà porta alla Festa del Cinema, in occasione del Premio alla Carriera a Isabella Rossellini e nell'ambito della retrospettiva di film che segnano il percorso della grande attrice, Stromboli terra di dio di Roberto Rossellini, nella versione restaurata da Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale. Il secondo, eccellente restauro, è Divisione Folgore di Duilio Coletti, film del 1954, racconto dell'epica battaglia di El-Alamein. Altri due titoli sono in programma nella sezione autonoma e parallela di Alice nella Città, dedicata alla scoperta del talento e agli esordi. A 20 anni dalla sua uscita sarà infatti presentato il restauro de L'isola, primo lungometraggio di finzione di Costanza Quatriglio. E per il centenario di Italo Calvino, il restauro di Cinecittà in collaborazione con CSC-Cineteca Nazionale de Il cavaliere inesistente, adattamento del capolavoro omonimo ad opera del grande fumettista Pino Zac del 1969. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it