Lazio

Bolzoni, studi umanistici anche per educazione emotiva

'Una formazione aperta aiuta a crescere e trovare lavoro'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Di fronte a un evento tragico come quello di cui è stata vittima Giulia Cecchettin, "sentiamo ripetere come la scuola debba avere un ruolo centrale per cambiare certi aspetti della nostra società. Ma fino ad oggi come sono state trattate la cultura e la scuola nel nostro Paese? Educare anche attraverso la formazione umanistica vuol dire sviluppare la crescita personale e la capacità critica, elementi che sono la base di un'educazione alle emozioni". Lo dice all'ANSA, Lina Bolzoni, critica letteraria, saggista, docente emerita di Letteratura italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa, socia della Accademia Nazionale dei Lincei e della British Academy, già insegnante in università come Nyu, Harvard, Ucla e Collège de France. L'autrice, fra gli altri, di La stanza della memoria e Nel giardino dei libri sarà fra le protagoniste del convegno 'Attualità degli studi umanistici - Sei storie di donne', organizzato dall'Accademia Nazionale dei Lincei e la Fondazione I Lincei per la scuola, il 22 novembre, nella Capitale a Palazzo Corsini.
    Un incontro che pone l'attenzione sul profondo nesso tra scienze umane e scienze sociali e sul ventaglio molto ampio di prospettive aperto dalla formazione umanistica, anche grazie alla trasversalità dei suoi saperi e all'apporto delle nuove tecnologie. In un momento nel quale il discorso nei media, anche rispetto alle prospettive di lavoro è quasi sempre incentrato sulle discipline scientifiche, "la nostra idea è di dimostrare attraverso una serie di esempi concreti come sia possibile interpretare gli studi umanistici in modo molto creativo - aggiunge Lina Bolzoni -. L'idea è di rivolgersi soprattutto alle donne, ma non solo, perché con gli studi umanistici si pensa soprattutto all'insegnamento, e oggi vediamo come questo, che occupa una larghissima maggioranza femminile, sia dequalificato, nella mentalità comune e negli stipendi". Tra le donne al centro del convegno ci sono Silvana Sciarra, già Presidente della Corte Costituzionale; la presidente di Adelphi, Teresa Cremisi; Giulia Cogoli, ideatrice fra gli altri, del festival Dialoghi di Pistoia; la direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta; l'economista indiana Bina Agarwal. (ANSA).
   

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