(ANSA) - ROMA, 05 DIC - Un corso di formazione per detenuti
per diventare "peer supporter", una sorta di coach alla
quotidianità. Una figura di sostegno alla fragilità di tanti
presenti nelle carceri che permetta un' evoluzione del clima
relazionale nel sistema penitenziario.
Il corso è nato per tentare di fornire un approccio concreto
all'adattamento al contesto carcerario per i detenuti
particolarmente fragili o che presentino un disagio psichico. In
particolare, si focalizza sulla prevenzione del rischio
suicidario e dei rischi di aggressività auto od etero diretta.
"Si tratta di un percorso formativo - spiega il Garante dei
detenuti del Lazio, Stefano Anastasia - che intende offrire
l'opportunità di diventare un sostegno nella quotidianità per i
detenuti fragili attraverso l'acquisizione di competenze
semplici e orientate sui concetti base della relazione d'aiuto".
L'ingresso in carcere rappresenta, soprattutto per i soggetti
provenienti dalla libertà ed alla prima esperienza detentiva, un
momento complesso e delicato. "La persona si trova a dover
fronteggiare la distanza dagli affetti, lo sconvolgimento della
propria routine di vita, la perdita dei propri spazi. Inoltre,
nel caso di soggetti con dipendenza da sostanze, possono
verificarsi problematiche comportamentali e psicologiche legate
alla mancata assunzione" dice ancora il Garante.
"Anche nel caso di soggetti con precedenti esperienze detentive,
un arresto, una nuova condanna o un trasferimento possono
destabilizzare e rappresentare un fattore di rischio per eventi
critici". Dunque il corso fornisce al peer supporter delle
indicazioni e degli strumenti per svilupparne le capacità
osservative, di supporto e di una prima gestione delle
problematiche, per cogliere e intercettare segnali di rischio o
disagio nella popolazione detenuta. (ANSA).
Carceri: corso per diventare 'coach alla quotidianità'
Riservato a detenuti della Casa Circondariale di Civitavecchia