È previsto ad horas un sopralluogo tecnico, per accordare lo spostamento delle barche ormeggiate, così da effettuare la nuova bonifica per l'ennesima ondata di rifiuti galleggianti che penalizza la Darsena portuale di Fiumicino. Una problematica complessa e cronica che, negli ultimi anni, appare sempre con più frequenza per la mole di materiale che arriva dal Tevere.
Una difficoltà operativa, rispetto ad alcuni anni fa, è rappresentata dal fatto che, a causa di nuovi arredi urbani, è diventato complicato posizionare, a differenza del lato opposto della darsena, lo scarrabile con la gru con cui prelevare direttamente i rifiuti dall'acqua, vicino all'angolo dove si trova la sede del circolo velico che, per il gioco delle correnti, è quello che subisce di più l'accumulo dei detriti. Qui, quindi, la bonifica deve essere fatta spesso tramite dei barchini. "Il macro problema permane quello di intercettare, a monte, sul Tevere, la mole di rifiuti che arriva sul litorale e che va affrontato con soluzioni definitive interistituzionali - prosegue Baccini - Per risolvere in maniera strutturale o arginare la problematica in Darsena, invece, al momento, sono all'orizzonte solo due ipotesi o progettualità: trasferire le barche da diporto nel nuovo porto, una volta pronto, e riuscire così a posizionare reti o barriere in grado d'intercettare i rifiuti ed i detriti prima che entrino nella Darsena; oppure, rivedere la Convenzione, dialogando con Autorità Portuale ed il Consorzio che gestisce la Darsena, mettendo sul piatto anche la possibilità che ogni titolare delle barche ormeggiate provveda a pulire autonomamente la porzione di specchio d'acqua intorno alla propria imbarcazione", conclude.
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