(ANSA) - ROMA, 11 MAR - La musica che racconta i diritti
negati, la ricerca della giustizia e della libertà. È il tema
del concerto in programma all'Opera di Roma il 15 marzo alle 20
che vede il ritorno sul podio di Roberto Abbado per la prima
esecuzione assoluta della nuova versione per voce recitante e
orchestra di Bandiere Nere, melologo del compositore Fabio
Vacchi tratto dall'omonimo libro sulla nascita dell'ISIS del
giornalista Premio Pulitzer Joby Warrick.
Completano il programma l'Ouverture dall'Egmont di Beethoven e
la Prima Sinfonia di Šostakovič.
"Con Bandiere Nere ho voluto dare voce alle persone di cui
Joby Warrick è testimone nel mondo - racconta Vacchi - e che
popolano i nostri sonni ormai agitati da scenari devastanti,
cercando di rendere ancora più universali le sue parole con la
forza inclusiva della musica. C'è un elenco di vicende
agghiaccianti, recitate per ciò che sono: fatti, notizie,
resoconti. E poi c'è la verità della sofferenza affidata al
ritornello straziante, che si insinua nella scrittura
orchestrale fino a innervarla e piegarla alle proprie,
disperate, ragioni".
Al melologo di Vacchi Abbado accosta due lavori che in
maniera diversa trattano un tema politico. "Nelle musiche di
scena per l'Egmont, dove tra l'altro Beethoven scrive anche un
melologo, quello che mi interessava - spiega - era soprattutto
il tema della costrizione, della prigionia presente nella
tragedia di Goethe. E chi più di Šostakovič, in tempi recenti,
ha vissuto un'epoca di privazioni, di difficoltà, di
costrizioni? Anche se non è mai stato effettivamente
imprigionato, possiamo ben dire che ha vissuto in una sorta di
prigione spirituale per tutta la vita, lui come tanti altri".
(ANSA).
Diritti negati, Roberto Abbado dirige Bandiere Nere di Vacchi
All'Opera di Roma il 15 marzo il melologo con Sonia Bergamasco