(ANSA) - ROMA 15 MAG - Il ciclo di appuntamenti, organizzati dal Movimento studenti palestinesi, in occasione della Nabka - in cui si commemora lo sfollamento di oltre 800 mila palestinesi a seguito della creazione, nel 1948, dello stato di Israele - si è aperto con il dibattito "Anatomia di un genocidio", nell'aula T1 dell'Università La Sapienza di Roma.
Al centro della discussione quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza e le terribili condizioni di vita dei palestinesi.
Condizioni di cui - sottolineano a più riprese tutti i relatori intervenuti - il responsabile è Israele e che sono iniziate ben prima dell'attacco del 7 ottobre per mano di Hamas.
La prima prospettiva scelta per parlare di quanto sta accadendo nella Striscia è stata quella storica, affidata alle giornaliste Romana Rubeo, caporedattrice del Palestine Chronicle, e Annamaria Selini, autrice del podcast "Oslo 30" e che più volte è stata nella Striscia. Le due hanno ricostruito, infatti, quanto accaduto in Palestina dal 1948 ad oggi.
La seconda prospettiva è stata, invece, quella del diritto internazionale affidata alla voce di Triestino Mariniello, professore ordinario alla Liverpool John Moores University.
Nella sua analisi Mariniello si è soffermato, soprattutto, sulla contrarietà dell'azione di Israele ai principi cardine del diritto internazionale. È nel corso del suo intervento che, per qualche minuto, la situazione si è fatta tesa. Un addetto alla sicurezza è entrato infatti nell'aula, lamentando che la sua apertura non fosse stata regolare. Uno studente gli ha chiesto di andarsene e per qualche minuto, mentre i due alzavano reciprocamente la voce, l'atmosfera è stata tesa, ma si è presto stemperata anche grazie all'intervento degli organizzatori dell'evento.
Tra le persone intervenute al dibattito anche Monica Maurer che ha raccontato in diversi corti quanto accade da anni in Palestina e Luca degli Assalti frontali, un artista che da tempo si interessa alla Striscia di Gaza. Tra i partecipanti, invece, non solo gli studenti, ma anche diversi cittadini.
Al termine del dibattito, gli appuntamenti prevedono un concerto, una cena a base di specialità palestinesi e la proiezione di un film.
Le azioni di supporto alla causa palestinese alla Sapienza - che domani attende il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - sono iniziate però ben prima del pomeriggio. Intorno all'ora di pranzo, sul tetto e la scalinata della facoltà di Lettere e filosofia, alcuni studenti hanno srotolato due striscioni rossi con strisce bianche: il primo recitava "Governo Meloni complice del genocidio", il secondo "1948-2024, stop al genocidio". In contemporanea, inoltre, alcuni addetti alla pulizia sono stati impegnati nella rimozione di alcune scritte a sostegno della Palestina comparse sui muri del rettorato. (ANSA).
Alla Sapienza dibattiti, musica e scritte per ricordare la Nabka
Domani attesa la visita del presidente Mattarella