(di Luciano Fioramonti)
(ANSA) - ROMA, 28 MAG - "È un film scritto sulla nostra
scuola. Abbiamo prime classi di 12 bambini e anche noi
'attingiamo' dal campo rom.
"Faccio il revisore di 17 scuole in Abruzzo e in ogni
istituto che ho visitato mi hanno chiesto se avessi visto Un
mondo a parte - ha commentato uno spettatore -. Avete proposto
al ministero questa proiezione? Noi revisori siamo forse
l'ultimo contatto tra il ministero e il territorio finché i
controlli non passeranno all'intelligenza artificiale". Un
insegnante di Tor Bella Monaca racconta che impiega due ore per
arrivare sul posto di lavoro: "I bambini diminuiscono e noi
precari siamo costretti a lunghi spostamenti, sempre che i
trasporti lo permettano. Il risparmio e far funzionare la scuola
sono due esigenze che non collimano".
Milani, su questo punto, ha risposto: "Non appartengo alla
maggioranza di persone che parlano male della politica. Ognuno
deve prendersi le proprie responsabilità. Da cittadino possono
dire: su alcune cose il risparmio ha effetti notevoli. Ci sono
cose come la scuola e la sanità su cui non si può risparmiare".
Il regista ha ricordato che il film descrive una realtà
durissima di un mondo della scuola che nelle grandi città e nei
piccoli centri ha perso autorevolezza. "Penso che sia il più
drammatico dei film che ho fatto. L'idea nasce dal fatto che il
mestiere dell'insegnante è fondamentale. Conosco bene quelle
zone e ho visto insegnanti fare 150-200 chilometri al giorno per
fare il loro lavoro con la consapevolezza che non è solo la
difesa di un posto, ma di una funzione appunto sempre meno
considerata. Il rischio più grave è che ci si abitui al peggio e
questo non deve succedere".
Prima del film, Milani ha voluto mostrare un filmato con i
commenti dei ragazzi e dei docenti proiettato anche
all'anteprima nazionale. "Quando la scuola è chiusa siano tutti
contenti, ma se ci dovessimo pensare seriamente è triste sapere
che una scuola chiude", osserva una ragazzina. Difendere una
scuola è importante "nonostante tutto, nonostante i presidi",
annota un ragazzo suscitando risate tra il pubblico. Un suo
compagno non usa mezzi termini: "Per salvare la mia scuola farei
di tutto".
"Un mondo a parte è diventato qualcosa di più di un film, è
un piccolo caso, un modello - hanno rimarcato i promotori di
Alice nella Città -. Voi docenti siete un tassello fondamentale.
Portandolo nelle scuole pensiamo di coinvolgervi perché arrivi
direttamente ai ragazzi. Con Medusa vogliamo creare la 'cassetta
degli attrezzi' di un movimento dal basso che possa battere un
colpo". (ANSA).
Scuola da salvare, i docenti promuovono Milani e il suo film
Da Un mondo a parte un''azione' per coinvolgere le istituzioni