Lazio

Stop animal crimes, canile abusivo a Palombara sabina

'Business pensioni 'animaliste' per randagi', denunce

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 GIU - A Palombara Sabina (Roma) è stato recentemente scoperto un canile abusivo, gestito da una coppia che utilizzando i social a nome di una sedicente Associazione animalista, finanziava la struttura ricevendo denaro su carta prepagata intestata privata; cani di grossa taglia chiusi nei kennel impossibilitati a muoversi e cani detenuti in box fatiscenti oltre che numerosi gatti, molti degli animali erano in pensione a 20 euro al giorno. Lo denuncia Stop animal crimes.
    "Al momento del controllo, in seguito a nostra segnalazione, i due non hanno permesso l'ingresso né alle guardie zoofile e nè addirittura ai Carabinieri, fino a quando la Procura della Repubblica di Tivoli non ha disposto un decreto di ispezione.
    Ispezione operata dalle Autorità locali e Asl veterinaria il cui esito però non ci ha soddisfatto- spiegano dall'ente - in quanto non sarebbero stati accertati reati di maltrattamento e né la struttura abusiva sarebbe stata chiusa e l'attività interrotta; per questa ragione abbiamo depositato presso la Procura di Tivoli una querela per maltrattamento animali e abuso edilizio - nei confronti dei gestori - e omissione in atti d'ufficio - nei confronti dei veterinari Asl intervento ovvero istanza di sgombero al Sindaco e notiziato le Autorità ministeriali per la gravità dei fatti".
    "Riteniamo i fatti molto gravi - aggiunge Stop animal crimes - Da un lato le condizioni in cui sono stati ritrovati i cani detenuti da sedicenti animalisti, contro ogni loro esigenza etologica, dall'altro l'assenza di accertamento del reato di maltrattamento e l'assunzione di alcun provvedimento cautelare da parte della Asl veterinaria. Attività, questa, che rispecchia quella che è la prassi istituzionale a zero contrasto contro un fenomeno illegale che in Italia ha ormai messo radici in ogni provincia ovvero quello del 'sistema stallo' che risucchia Associazioni e 'animalisti' allontanandoli dai doveri statutari e istituzionali di frequentare i canili autorizzati favorendo le adozioni, denunciare illeciti, omissioni e maltrattamenti animali! Trattasi di (migliaia) strutture private (a tutti gli effetti di legge canili abusivi) di stampo animalista dove vengono ammassati cani e gatti - anche per conto di altri privati e 'Associazioni' - spesso in condizioni igienico sanitarie drammatiche poichè invisibili ai controlli sanitari istituzionali, in numeri elevati in sovraffollamento, dove il privato si gestisce gli animali operando pratiche veterinarie 'fai da te', smaltendo illecitamente i liquami e finanziando il tutto mediante ricezione di denaro su carte prepagate intestate a privati, sfruttando i social come whatsapp e Fb in cui organizzare appelli e lotterie; un sistema talmente consolidato che agli occhi del pubblico appare come normale attività di tutela animale, il tutto nell'indifferenza delle Istituzioni e quindi di efficaci strumenti di contrasto". (ANSA).
   

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