Lazio

Studenti aggrediti, misura cautelare per un militante di CasaPound

Indagato insieme ad altri di estrema destra

Alcuni manifesti di CasaPound (foto d'archivio)

Redazione Ansa

Il braccio intorno al collo, i calci, la bandiera strappata dalle mani degli studenti. E adesso uno dei responsabili di quel pestaggio a Colle Oppio - avvenuto lo scorso 18 giugno a Roma - dovrà presentarsi davanti alla polizia giudiziaria tutti i giorni.

Flaviano Nicolosi, noto esponente del movimento di estrema destra CasaPound e destinatario della misura cautelare, è infatti accusato di aver aggredito - insieme ad altri militanti - quattro giovani della Rete degli Studenti Medi e di Sinistra Universitaria Sapienza, due mesi fa.

I ragazzi erano stati accerchiati mentre erano di ritorno da una manifestazione a Piazza Santi Apostoli con addosso una maglietta dello spazio sociale Spin Time - che gli aggressori hanno tentato di sfilare - e una bandiera del sindacato studentesco tra le mani. Nicolosi è ora indagato per concorso nei reati di rapina aggravata e lesioni personali insieme agli altri responsabili della violenza, tutti militanti di CasaPound e rapidamente identificati in seguito alle indagini della polizia coordinate dalla Procura di Roma. Gli aggressori compaiono anche in un video consegnato alla Digos.

A riprendere, infatti, con lo smartphone il pestaggio - che alla base aveva un diverso orientamento politico - era stato proprio uno dei quattro ragazzi. Grida, calci e pugni, la bandiera della Rete degli Studenti Medi strappata dalle mani di uno di loro preso poi a calci mentre era a terra. E' stato tutto immortalato dopo quelle parole pronunciate dagli aggressori: "Mo' gli rubo la bandiera", preludio delle violenze avvenute intorno alle 20.40 nei pressi di un pub in via Carlo Botta, ritrovo abituale dei militanti di CasaPound.

Subito le vittime del pestaggio avevano parlato di "aggressione di stampo neofascista". E solidarietà ai ragazzi era arrivata da parte di sindacati e istituzioni. "Roma non accetta alcuna forma di violenza e se qualcuno pensa di intimidire con lo squadrismo di matrice neofascista, tipico dei deboli e dei vigliacchi, ha capito male", aveva commentato il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri.

Un manifestazione a piazza Vittorio Emanuele II era stata poi lanciata da Anpi provinciale Roma e Cgil di Roma e del Lazio. "Dopo l'aggressione fascista dell'altroieri non potevamo fare a meno di reagire e farlo distinguendoci da loro - la risposta di Rete degli Studenti Medi del Lazio e di Sinistra Universitaria Sapienza - con una piazza democratica, pacifica che ribadito un'altra volta che i nostri quartieri sono antifascisti". 

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