Lazio

Regione, disappunto per decisione proprietà vendere Santa Lucia

'Serve amministrazione straordinaria per garantire strategicità'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 AGO - "L'amministrazione regionale del Lazio esprime particolare preoccupazione e disappunto per la decisione della Fondazione Santa Lucia di procedere, attraverso il tribunale, all'alienazione a terzi del Santa Lucia. Questa scelta rischia di non garantire i livelli occupazionali, assistenziali e l'attività di ricerca". È quanto fa sapere in un comunicato la Regione Lazio.
    "La nota inviata in data odierna ai dipendenti della fondazione rappresenta uno schiaffo al gesto di attenzione ricevuto dal Governo. Incassati infatti gli oltre 11 milioni l'amministrazione ha comunicato di voler vendere l'azienda e di volersi avvalere del concordato semplificato e non fare richiesta dell'amministrazione straordinaria (pur riservandosi entro il mese di dare una risposta definitiva). Questa poca chiarezza e scarso rispetto istituzionale preoccupa, e la Regione ribadisce la richiesta alla proprietà di fare ricorso alla ammirazione straordinaria che è l'unico strumento che ha come fine, non solo il soddisfacimento dei creditori, ma anche la salvaguardia della strategicità dell'azienda tutelando al massimo i livelli occupazionali e la qualità sino ad oggi espressa", prosegue il comunicato.
    La Regione Lazio "esprime rammarico per la decisione della proprietà di non accogliere l'appello alla responsabilità e alla generosità formulato dal Ministro Adolfo Urso, dal Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, e dai sindacati durante il tavolo convocato lo scorso 6 agosto presso il Mimit. La richiesta di amministrazione straordinaria al Ministero, da parte della proprietà, avrebbe consentito la partecipazione diretta della Regione Lazio nella gestione del Santa Lucia, insieme a un privato no-profit, e la creazione di un nuovo soggetto giuridico".
    "Invece di assumersi le proprie responsabilità - conclude - la proprietà del Santa Lucia scarica le colpe su altri, lasciando 800 lavoratori e i pazienti nell'incertezza di una procedura di vendita gestita dal tribunale, che non offre alcuna garanzia né sui livelli occupazionali né sull'assistenza ai pazienti. Rinnoviamo l'auspicio di una collaborazione con il progetto no-profit per scongiurare la vendita del Santa Lucia e salvaguardare così l'integrità dell'istituto". (ANSA).
   

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