(ANSA) - ROMA, 02 SET - Il presidente della Regione Lazio,
Francesco Rocca, è andato questa mattina in visita alla Casa
circondariale "Regina Coeli" dopo i recenti fatti che hanno
visto disordini all'interno del carcere romano, con aree
vandalizzate, celle incendiate e detenuti ustionati.
Durante la visita, Rocca e il vicepresidente del Consiglio
regionale, Giuseppe Cangemi hanno incontrato la direttrice della
Casa circondariale, Claudia Clementi, il comandante della
polizia penitenziaria, Francesco Salemi, e il responsabile
dell'assistenza sanitaria del Regine Coeli, Luigi Persico.
Il presidente ha ascoltato le necessità, le esigenze e le
problematiche esposte dalla direttrice, dal comandante della
polizia penitenziaria e dal responsabile dell'assistenza
sanitaria del Regina Coeli. Rocca ha assicurato la massima
collaborazione della Regione Lazio, per quanto di sua
competenza, per contribuire a migliorare le condizioni
all'interno della Casa circondariale per il personale sanitario,
la polizia penitenziaria e i detenuti.
"Sovraffollamento, carenza di personale, strutture obsolete.
Questi sono mali comuni a tutto il sistema carcerario laziale e
nazionale. Ho voluto essere al fianco di chi, nonostante le
enormi difficoltà quotidiane e dopo i tumulti dei giorni scorsi,
lavora a Regina Coeli per garantire condizioni dignitose ai
detenuti. In questo carcere il sovraffollamento raggiunge picchi
del 185%, il personale di polizia penitenziaria e quello
sanitario sono in grande sofferenza; tuttavia, assolvono al loro
dovere con dedizione e tenacia. Ho voluto portare loro la
solidarietà della Regione Lazio e discutere rispetto alle
necessità a cui la nostra amministrazione, nell'ambito delle sue
competenze, può far fronte. Le strutture penitenziarie del Lazio
necessitano di attenzione costante e di una riorganizzazione
puntuale. A mio avviso Regina Coeli dovrebbe essere chiusa ma,
vista la carenza di posti e in questa fase di riorganizzazione
generale delle strutture penitenziarie, una strada percorribile
potrebbe essere quella di trasformarla in casa di reclusione,
utilizzando invece Rebibbia come carcere giudiziario. In questo
modo, la struttura penitenziaria al centro di Roma potrebbe
essere decongestionata e consentire condizioni di detenzione più
umane", ha detto Rocca. (ANSA).
Rocca al Regina Coeli 'trasformarlo in casa di reclusione'
'Ma per me dovrebbe essere chiuso'