Lazio

Viterbo, nasce primo sportello contro violenza sulle braccianti

Il primo in Italia, specifico per le donne del comparto agricolo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 SET - Il primo sportello italiano contro la violenza sulle braccianti agricole è stato presentato ieri sera con una conferenza stampa che si è tenuta nella sala d'Ercole, nel Comune di Viterbo.
    Lo sportello, fortemente voluto dai sindacati, sarà in convenzione con l'associazione di assistenza alle donne vittime di violenza Kyanos.
    Presenti alla conferenza stampa: Il vicepresidente di Fimavla-Ebat Antonio Biagioli, il coordinatore di Fimavla-Ebat Angelo Serafinelli, la presidente dell'associazione Kyanos Marta Nori, e Massimiliano Venanzi e Andrea Piferi del direttivo Fimavla-Ebat.
    "È il primo sportello in Italia - ha spiegato Biagioli - rivolto alle braccianti agricole voluto da tutte le organizzazioni sindacali sia datoriali che dei lavoratori." Fimavla-Ebat è un ente bilaterale di cui fanno parte Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.
    "Questo sportello - ha spiegato Nori - metterà a disposizione delle lavoratrici servizi di ascolto, consulenza legale, mediazione linguistica e un progetto individuale di uscita dalla violenza. Entro la fine del mese faremo anche una giornata di formazione rivolta a tutti gli operatori Caf e patronato delle organizzazioni sindacali per fare in modo che forniscano informazioni alle lavoratrici che si rivolgono ai loro sportelli, e sappiamo riconoscere chi potrebbe aver subito delle violenze sul posto di lavoro." Lo sportello già attivo da qualche giorno, è situato in via delle Mura 17 a Viterbo, ed è aperto tutti i martedì dalle 15 alle 19. Le donne che hanno bisogno di aiuto potranno in alternativa contattare il numero 347.8822124, attivo 24 ore su 24. (ANSA).
   

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