(ANSA) - ROMA, 21 SET - Un ragazzo di 19 anni è stato
arrestato dagli agenti dei commissariati Prati e Ladispoli per
truffa aggravata ai danni di due fratelli disabili. In
particolare, nei giorni scorsi, uno dei due ha ricevuto una
telefonata prima da un presunto maresciallo dei carabinieri e,
poco dopo, da un avvocato.
Per questo l'uomo era stato invitato a risarcire
economicamente la donna per il danno subito, evitando così la
denuncia per il parente coinvolto nel sinistro. A quel punto la
vittima, insieme al fratello, ha iniziato a versare delle somme
di denaro in favore del truffatore che, vedendo che i due erano
stati facilmente soggiogati dalle sue telefonate, aveva
continuato a chiamare quasi ogni giorno, prospettando
aggravamenti di salute della fantomatica donna incinta e
chiedendo, così, nuove somme di denaro per ovviare alle più
gravi conseguenze penali.
Gli investigatori hanno constatato che il malcapitato,
insieme al fratello, aveva già versato, a partire dall'11
settembre, complessivamente 21.000 euro in più occasioni e,
hanno, altresì, accertato che la vittima si era accordata per
consegnare un' ulteriore somma di 2.000 euro, dopo una settimana
dall'ultima consegna; a questo punto, gli operatori, grazie alle
informazioni ricevute dai due truffati, hanno organizzato un
servizio di appostamento per attendere lo scambio di denaro che
era stato concordato all'interno del cortile di casa dei due
fratelli. I poliziotti hanno provveduto, così, a siglare le 40
banconote da 50 euro che sarebbero state consegnare al
truffatore, in modo tale da essere certi di fermare il soggetto
in flagranza di reato.
Nella mattinata del 17 settembre, il truffatore si è recato
all'appuntamento, dove la vittima gli ha consegnato i 2.000
euro, per poi allertare gli agenti che, poco dopo, all'uscita
del portone di casa, lo hanno fermato per un controllo. I
poliziotti hanno identificato il 19enne italiano e lo hanno
trovato con 40 banconote segnate in precedenza; così, al termine
degli atti di rito, lo hanno arrestato perché gravemente
indiziato del reato di truffa aggravata.
L'Autorità Giudiziaria, su richiesta della locale Procura
della Repubblica, ha convalidato l'operato della Polizia. Ad
ogni modo l'indagato è da ritenere presunto innocente, in
considerazione dell'attuale fase del procedimento ovvero quella
delle indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento
di colpevolezza con sentenza irrevocabile. (ANSA).
Truffa fratelli disabili per 21mila euro, arrestato un 19enne
Roma, l'inganno dell'incidente stradale e della donna incinta