(ANSA) - ROMA, 26 SET - Federalberghi Roma esprime grande
preoccupazione e ferma contrarietà ai possibili aumenti che
sembrano profilarsi per i visitatori e quindi il sistema
turistico della Capitale e non solo. Dalla tassa di soggiorno ai
biglietti di bus a metro, fino alla paventata istituzione di un
pedaggio per l'accesso alla Fontana di Trevi, l'Associazione di
categoria lancia l'allarme sulla potenza dell'impatto negativo
che la loro effettiva entrata in vigore porterebbe al settore e
a cascata all'intera economia romana.
Per il Presidente Giuseppe Roscioli si sta ormai arrivando
all'accanimento sul turista: "Dopo quello che nello scorso
ottobre ha portato Roma ad essere la Capitale con il contributo
di soggiorno più alto d'Europa, un nuovo aumento di questa tassa
appare semplicemente inconcepibile ed illogico. Sommato al
previsto innalzamento dei prezzi dei biglietti di bus e metro,
che sembrano diretti alle corse singole più che agli abbonamenti
annuali, e quindi ai turisti, ed alla paventata istituzione di
un pedaggio per avvicinarsi alla Fontana di Trevi,
rappresenterebbe un colpo mortale per la competitività di un
settore che nei fatti incarna ormai il vero pilastro
dell'economia cittadina," ha detto Roscioli.
"Dalle tasche dei nostri visitatori prendiamo già oggi
l'equivalente del 20% circa del Pil che produce il turismo a
Roma, una percentuale che sarebbe un suicidio sul mercato
internazionale implementare ulteriormente. Vessare il turista
alla voce trasporti, in una città in perenne crisi per mancanza
di taxi e con la viabilità in clamorosa difficoltà, appare
semplicemente impossibile da far comprendere ai nostri ospiti,
così come l'introduzione di un ticket a pagamento per
avvicinarsi a un monumento cittadino all'aperto da sempre a
disposizione di tutti, e che nel caso di specie rappresenta già
una notevole fonte di introito annuale per l'Amministrazione
grazie al lancio spontaneo delle monetine. Il fermo invito che
la nostra Associazione rivolge a tutte le istituzioni, perché
Roma è anche la porta d'ingresso primaria del Paese," ha
concluso Roscioli "è quello di non vanificare ciecamente anni di
sforzi e sacrifici - tra l'altro attivamente condivisi con
l'Assessorato al Turismo di Roma Capitale - per riportare la
città in testa alle preferenze del turismo mondiale dopo la
pandemia. Per quanto straordinaria, non è sensato credere che la
bellezza di Roma possa ottenebrare la logica delle persone: i
nostri visitatori hanno diritto di sentirsi accolti e
rispettati, non vittime sacrificali di un esproprio legalizzato
non appena mettono piede sul nostro territorio." (ANSA).
Federalberghi Roma, 'no ad aumenti per i turisti nella Capitale'
'Da bus a tassa soggiorno, illogico accanirsi su visitatori'