Lazio

Opposizioni,'Regione fantasma,maggioranza pensa solo a poltrone'

Consiglieri, 'Aziende sanitarie commissariate, tutto fermo'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 SET - La Regione Lazio è ferma: "non c'è più niente sulle politiche di rigenerazione urbana, sulla sanità pubblica, visibilmente indebolita, sui diritti di cittadine e cittadini, niente sul lavoro che abbiamo portato avanti nella precedente legislatura. Alle elezioni del 2023 abbiamo scontato sulla nostra pelle una divisione nazionale. Oggi stiamo dimostrando la nostra unione come classe dirigente territoriale contro la destra in Regione Lazio". Con queste parole il consigliere regionale Pd Massimiliano Valeriani ha aperto l'incontro 'Regione fantasma: il Lazio della destra' all'interno della tre giorni di Diurna, in corso a Roma.
    "Non ho mai sentito la voce di tanti assessori che governano da un anno e mezzo, non hanno mai parlato in Aula", ha detto Marietta Tidei, capogruppo Iv in Consiglio regionale. Per Claudio Marotta (Avs) la maggioranza "sta facendo zero. Uno dei grandi risultati che abbiamo ottenuto, come opposizione, è la battaglia sulla legge di stabilità in cui grazie anche alla mobilitazione dei sindacati, abbiamo rifinanziato il fondo taglia-tasse". "Siamo l'unica Regione che ha tutte le aziende sanitarie commissariate - ha rilevato Alessio D'Amato (Azione) - un fatto gravissimo e incomprensibile è anche il non dedicare una delega specifica alla sanità. Abbiamo lasciato in eredità investimenti importanti in mano ad una destra che pensa solo a rafforzare i privati". Netto il capogruppo M5S, Adriano Zuccalà: "questa destra è capace solo di distruggere quello che è stato fatto prima". Anche per la Pd Emanuela Droghei, la destra "sta fermando tutti quei progetti e quei fondi europei che avevamo messo in campo". (ANSA).
   

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