(ANSA) - ROMA, 07 OTT - ll Comitato pendolari esprime la
propria assoluta contrarietà alla chiusura della tratta
extraurbana della Roma-Viterbo per le opere di ammodernamento e
di raddoppio, "troviamo inaccettabile che per raddoppiare 5 km
di binario si debba sospendere l'esercizio su circa 20 km di
linea. Come avviene in tutto il mondo, si può operare in
soggezione d'esercizio, anche attraverso cantieri notturni.
Lo affermai Fabrizio Bonanni, presidente del Comitato
pendolari Roma Nord. Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente
dell'associazione TrasportiAmo, David Nicodemi, che aggiunge:
"Astral ci ricasca e torna a proporre, come unica soluzione,
nell'incontro presso l'assessorato ai trasporti della Regione
Lazio coi sindaci dell'area interessata e Cotral, la sospensione
dell'esercizio di 16,5 km di linea, da Montebello a Morlupo, più
della lunghezza della tratta urbana. E lo fa a scatola chiusa,
senza permetterci di consultare il progetto definitivo per
comprendere, soprattutto, la tipologia degli interventi e il
loro cronoprogramma, né in quali momenti questi interverranno
effettivamente sul binario di corsa. Come già espresso dagli
amici del Comitato, ribadiamo la nostra assoluta contrarietà a
questa decisione, convinti che le opere di ammodernamento e
raddoppio possano essere realizzate in soggezione d'esercizio,
come sta facendo Italferr e Rfi sulla Fl2 tra Lunghezza e
Guidonia Montecelio. Inoltre, dai nostri calcoli è emerso che,
per sostituire solamente 8 treni Flaminio-Catalano e viceversa,
attivi nei giorni lavorativi (dal lunedì al sabato) nelle ore di
punta - 4 al mattino e 4 al pomeriggio/sera - sarebbero
necessari circa 94 autobus, con una media di 11,7 bus per
ciascuna corsa. Una soluzione insostenibile dal punto di vista
logistico e ambientale, che non può essere accettata". (ANSA).
Pendolari,inaccettabile chiusura tratta extraurbana Roma-Viterbo
'Necessari 94 bus al giorno soltanto per sostituire 8 treni'