Lazio

Stanzione, 'protezione dei dati pre-condizione di ogni diritto'

Il presidente del Garante ha introdotto i lavori del G7 Privacy

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 OTT - "La protezione dei dati è sempre più anche pre-condizione di ogni altro diritto o libertà, perché in una realtà sempre più 'datificata', in cui siamo ciò che 'internet dice che siamo', la tutela dei dati è il fondamento dell'autodeterminazione, del libero sviluppo della propria personalità. Ma è anche presupposto di eguaglianza, perché incompatibile con ogni forma di discriminazione e reale garanzia di pari chances per ciascuno". Lo ha detto il presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, in un intervento che ha introdotto i lavori del G7 Privacy, oggi a Roma. Il tema dell'incontro "La privacy nell'era dei dati" vedrà impegnati il Collegio del Garante italiano e le Autorità competenti di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d'America, insieme al Comitato europeo della protezione dei dati (EDPB) e al Garante europeo della protezione dei dati (EDPS).
    "Ancor più nell'era dell'IA e del dominio degli algoritmi - ha sottolineato Stanzione - che se da un lato offrono straordinarie possibilità di sviluppo e progresso anzitutto sociale, dall'altro esigono tuttavia una regolamentazione adeguata, per impedire che lo Stato di diritto sia sostituito dall'algocrazia".
    "La protezione dei dati - ha continuato - è tra i diritti fondamentali, quello che maggiormente necessita di una vocazione internazionalista. La logica delle "piccole patrie" non si attaglia certo a un diritto che si esercita, più di altri, in una realtà aterritoriale come internet e che, come tale, esige regole e garanzie il più possibile omogenee tra i vari Paesi.
    Per questo bisogna promuovere il confronto tra ordinamenti e coltivare l'aspirazione, quantomai attuale, al riconoscimento universale della protezione dei dati come diritto umano fondamentale".
    "Per questo siamo oggi qui - ha concluso Stanzione - per riflettere, confrontando le esperienze di ciascun Paese, sulle sfide che il diritto alla protezione dei dati incontra nella complessità del presente e nelle prospettive future". (ANSA).
   

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