(ANSA) - ROMA, 09 OTT - "La protezione dei dati è sempre più
anche pre-condizione di ogni altro diritto o libertà, perché in
una realtà sempre più 'datificata', in cui siamo ciò che
'internet dice che siamo', la tutela dei dati è il fondamento
dell'autodeterminazione, del libero sviluppo della propria
personalità. Ma è anche presupposto di eguaglianza, perché
incompatibile con ogni forma di discriminazione e reale garanzia
di pari chances per ciascuno".
"Ancor più nell'era dell'IA e del dominio degli algoritmi -
ha sottolineato Stanzione - che se da un lato offrono
straordinarie possibilità di sviluppo e progresso anzitutto
sociale, dall'altro esigono tuttavia una regolamentazione
adeguata, per impedire che lo Stato di diritto sia sostituito
dall'algocrazia".
"La protezione dei dati - ha continuato - è tra i diritti
fondamentali, quello che maggiormente necessita di una vocazione
internazionalista. La logica delle "piccole patrie" non si
attaglia certo a un diritto che si esercita, più di altri, in
una realtà aterritoriale come internet e che, come tale, esige
regole e garanzie il più possibile omogenee tra i vari Paesi.
Per questo bisogna promuovere il confronto tra ordinamenti e
coltivare l'aspirazione, quantomai attuale, al riconoscimento
universale della protezione dei dati come diritto umano
fondamentale".
"Per questo siamo oggi qui - ha concluso Stanzione - per
riflettere, confrontando le esperienze di ciascun Paese, sulle
sfide che il diritto alla protezione dei dati incontra nella
complessità del presente e nelle prospettive future". (ANSA).
Stanzione, 'protezione dei dati pre-condizione di ogni diritto'
Il presidente del Garante ha introdotto i lavori del G7 Privacy