(ANSA) - ROMA, 15 OTT - L'Apollo del Belvedere dei Musei
Vaticani, icona della bellezza classica, torna visibile al
pubblico dopo ben cinque anni e lo fa reduce da un restauro che
ha coniugato un rigoroso studio filologico con le più moderne
tecnologie.
La statua, di cui era stato osservato un cedimento nel 2019,
è stata 'curata' con successo delle fragilità evidenti nelle
gambe e quindi divenuta oggetto di un intervento che ha
consentito di ristabilirne la solidità: una barra in fibra di
carbonio e acciaio è stata infatti inserita nel basamento
marmoreo, ha sottolineato il responsabile del Laboratorio di
restauro materiali lapidei Guy Devreux nel corso della
presentazione del restauro, utilizzando esclusivamente fori e
incassi già esistenti.
Ma c'è di più. Uno straordinario ritrovamento negli anni
Cinquanta del secolo scorso permise di recuperare tra le rovine
del palazzo imperiale di Baia, a nord di Napoli, centinaia di
frammenti in gesso appartenuti a un'officina che possedeva
calchi tratti direttamente dagli originali capolavori della
bronzistica greca del V e del IV secolo a.C. Tra questi
frammenti in gesso venne riconosciuta anche la mancante mano
sinistra dell'Apollo del Belvedere. Il restauro è diventata
l'occasione per restituire al dio saettante la mano "originale"
inserendo, al posto di quella del restauro cinquecentesco, un
calco del gesso di Baia: il gesto è diventato più naturale, la
mano proporzionata e leggera. "È un inserimento reversibile, un
esperimento che abbiamo avuto il coraggio di fare e che
sicuramente - racconta la direttrice dei Musei Vaticani Barbara
Jatta - funziona meglio della mano precedente", frutto
dell'intervento di Giovannangelo Montorsoli il quale, come
scrive anche il Vasari, rifece il braccio sinistro che mancava
alla statua, scoperta a Roma nel 1489.
"Vasari parla dell'Apollo, Winckelmann lo consacra,
Michelangelo lo prende a modello" , spiega ancora Jatta di
fronte alla scultura oggetto del restauro "in equilibrio tra
tecnologia e filologia", come è stato denominato, reso possibile
anche grazie al contributo degli enti Usa 'Patrons of the Art'
dei Musei Vaticani: l'intervento sull'Apollo è infatti costato
circa 150mila euro di restauro più circa 100mila per il
progetto. "
L' Apollo del Belvedere - dichiara la curatrice del Reparto
di antichità greche e romane Claudia Valeri - traduce in
scultura l'immagine sublime dell'Apollo omerico. Grazie ai
risultati frutto di un continuo dialogo scientifico, torniamo ad
ammirare con incanto uno dei capolavori della scultura antica".
(ANSA).
Torna restaurato l'Apollo del Belvedere ai Musei Vaticani
Filologia e hi-tech per un capolavoro della scultura antica